
Emilio Sanchez: «Nadal non ha mai smesso di evolvere, tatticamente e tecnicamente è il migliore»
Su El Mundo: "Ormai è diventato un attaccante puro. Gioca per fare il vincente, gestisce geometrie e rotazioni, la sua trasformazione è impressionante"
Su El Mundo: "Ormai è diventato un attaccante puro. Gioca per fare il vincente, gestisce geometrie e rotazioni, la sua trasformazione è impressionante"
Al Corriere della Sera: «il tennis non si cura dei clienti. Come avvicinare la generazione Tik Tok? Con partite due set su tre anche negli Slam»
Un vecchio articolo riproposto da Repubblica: un giorno Becker diede buca a Pat Cash che si ritrovò in campo questo ragazzino di 14 anni. Vinse il ragazzino in due set
Baccini: "1971, finale tra Laver e Kodes. Arbitro e giocatori non sono d'accordo su un segno. Lui scavalca col suo cappello da cacciatore bianco e striscia di leopardo e indica il segno. Si fidarono tutti"
L'Equipe intervista Guillaume Martin su un tema molto dibattuto: il limite anche etico del doping. "Io ho corso con una tendinite al ginocchio, senza dolore sarei andato più forte"
Alla Gazzetta: «Non ho mai pensato che avrei smesso di giocare a tennis, ma ora la prospettiva cambia: o risolvo il problema, o smetto»
Ex tennista, scrittore e storica firma di Repubblica. Ha raccontato il tennis per tutta la vita. Si è spento a Bellagio, sul Lago di Como
"E' chiaro che il suo comportamento sociale è patologicamente alterato. Rafa, che diavolo stai facendo a te stesso? In ogni caso grazie"
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- Da sempre il fuoriclasse spagnolo si è dovuto scontrare con il costante scetticismo degli addetti ai lavori. E, come al solito, ha vinto lui, grazie anche a un a forza mentale sovrumanaSu L'Equipe: «Prima c'era un aspetto ripetitivo nel suo gioco, ora crea incertezza. Non voglio più commentare le partite di Nadal. Voglio solo vederlo giocare»
L'ex martellista a Il Giornale: «La frustrazione nella vita è fondamentale, ai bambini si cerca di evitarla. Per un grande obiettivo vanno affrontati grandi ostacoli».
Zio Toni sul Paìs: "Mi perdonerete, ma devo scrivere del quattordicesimo titolo che mio nipote ha appena vinto al Roland Garros..."
«Grazie al mio team, senza di loro mi sarei ritirato già da anni. Questo è il miglior torneo al mondo, mi fate sentire a casa»
A 36 anni vince il suo 14esimo Roland Garros e forse annuncerà il ritiro. Incarna l'essenza dello sport. Nessuno ha vinto 22 Slam come lui. Ha via via conquistato anche i più scettici
Intervista a La Stampa: «Non ha fatto la preparazione. Lui ha concluso più tardi la crescita ossea, strano che nessuno ci abbia chiesto nulla»
L'austriaco a L'Equipe: «le parole velenose ai cambi di campo, colpi di ogni tipo, cose irripetibili e impossibili per il tennis di oggi»
Alla Gazzetta: «Noi ci sfidavamo anche con gli sci d'acqua, loro arrivano alle gare sui jet privati o in elicottero. L'unico diverso è Jack Miller»
Il racconto del tennis "mentale" di Svensson a L'Equipe: "Lendl provocava tutti, Gilbert ti prosciugava. A noi svedesi ci hanno costretti a diventare tutti come Borg"
L'ex tennista haitiano a L'Equipe: "Connors voleva vendicarsi di una sconfitta a Tolosa, odiava perdere, impazziva di rabbia. E' stato il re della pressione sugli arbitri"
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- A Roma aveva quasi detto "basta, smetto". Lo ritroviamo a Parigi, a dettare l'ennesima impresa: più di 4 ore per battere Djokovic. Ancora una volta, dopo 17 anni