A Milano i tre gol all’Inter han fatto male
Diciamoci la verità, sta pausa per la nazionale non passa più. Anche in ufficio, a mensa, gli argomenti latitano. Cosi’ caccio fuori la sconfitta dell’Inter col Lugano e conseguenti acciacchi di Julio Cesar e Lucio. Non l’avessi mai fatto. E’ partita una tiritera sul Napoli che chissà come farà quando gli si romperanno Inler, Gargano, Lavezzi e Cavani. Io ribattevo con […]
Diciamoci la verità, sta pausa per la nazionale non passa più. Anche in ufficio, a mensa, gli argomenti latitano. Cosi’ caccio fuori la sconfitta dell’Inter col Lugano e conseguenti acciacchi di Julio Cesar e Lucio. Non l’avessi mai fatto. E’ partita una tiritera sul Napoli che chissà come farà quando gli si romperanno Inler, Gargano, Lavezzi e Cavani. Io ribattevo con calma che avere un buono staff medico fa parte del gioco. Di nuovo, non l’avessi mai detto. E’ partita una lagna sulle partite ogni 3 giorni e sul” vedrai adesso come si romperanno tutti”. Al che ho ribattuto che perintanto sul secondo goal Maggio rispetto a Nagatomo sembrava un Tav con l’aria condizionata funzionante al cospetto di un interregionale con le blatte. Qui si e’ toccato l’apice: e’ partita una giaculatoria sulle 5 nequizie di Rocchi in soli 40 minuti. Alla terza, cioe’ la seconda ammonizione di Obi, la mia soglia di attenzione e’ crollata sotto la noia e ho pensato che, vivaddio!, il colpo, anzi i tre colpi, sono arrivati forti e chiari e che han fatto male, oh se han fatto male.
Eugenio Angelillo