Mazzarri, per favore, convinci Gargano a restare

Mi sono un po’ preoccupata ieri mattina, leggendo le dichiarazioni di De Laurentiis a proposito del mercato estivo e soprattutto dell’importanza di quello di gennaio, che lui non considera di ripiego ma di rinforzo. È quel richiamo a Milan e Inter e a quello che si sono comprati l’anno scorso a gennaio che mi ha […]

Mi sono un po’ preoccupata ieri mattina, leggendo le dichiarazioni di De Laurentiis a proposito del mercato estivo e soprattutto dell’importanza di quello di gennaio, che lui non considera di ripiego ma di rinforzo. È quel richiamo a Milan e Inter e a quello che si sono comprati l’anno scorso a gennaio che mi ha fatta riflettere (e che tanti hanno indicato come il motivo per cui il Milan ha vinto lo scudetto).  E se davvero, come ipotizzato da qualcuno, il mercato del Napoli si chiudesse qui, con l’“acquisto” di Lucarelli? Il fatto è che, per quanto mi interessi piazzarmi di nuovo nelle prime 3 l’anno prossimo in campionato (vabbè, anche più su), ci tengo a giocarmi bene pure la Champions e questa a gennaio potrebbe essere bella che andata. Insomma, io il girone eliminatorio vorrei proprio passarlo.
È vero che Aurelio, parlando del mercato estivo, ha subito aggiunto “che peraltro si chiude il 31 agosto”, lasciando intravedere uno spiraglio, ma è altrettanto vero che, nella prima conferenza stampa da Dimaro, Mazzarri ha detto che numericamente siamo a posto con gli attaccanti e che non ci serve nessun altro. Ciò nonostante, attendo ancora fiduciosa l’arrivo di un rincalzo da “mezza sensazione” in attacco, magari Trezeguet. Ci spero, voglio crederci, che l’estate è ancora lunga.
Temo le cessioni, però, cioè, ci penso con malinconia. Pare che Gargano voglia cambiare aria, sempre stando alle parole di Mazzarri. Bè, ieri l’Uruguay ha eliminato l’Argentina di Messi ed io sono orgogliosa del nostro Mota, anche se è entrato ai tempi supplementari. Mi ci sono affezionata, nonostante l’aria da capuzziello ed i piedi storti. Ho fatto il callo alle critiche dei tifosi allo stadio e alle continue lamentele di chi lo definisce un “nano”. Mi mancherebbe. E se a Gargano chiedessimo solo di recuperare le palle e di passarle ad Inler per farle arrivare in attacco? Dovremmo solo affidarci alla buona sorte affinché riescano i passaggi tra i due, ma se Mazzarri li piazza sufficientemente vicini il gioco è fatto. Insomma, Mazzarri, teniamoci Gargano, per piacere. Prova a convincerlo. A noi serve uno che entra in campo con una grinta così, magari dalla panchina, ché fa morale. Le motivazioni sono importanti per vincere le partite. Io spero davvero che resti.
Ilaria Puglia

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