Indice di liquidità, a gennaio il Napoli deve prima cedere, anche per un prestito (Corsport)

Il club attende le decisioni del Consiglio Federale. Diverso il discorso liste: potranno arrivare solo calciatori under 23, a meno che non esca un over

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Italian cinema producer, businessman and owner of the Serie A football club SSC Napoli Aurelio De Laurentiis arrives at the Armani Theatre where late Italian fashion designer Giorgio Armani lies-in state, in Milan on September 7, 2025. Giorgio Armani died on September 4, 2025 at 91. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)

Il Napoli, reduce da un’estate di investimenti importanti, si prepara alla sessione invernale di mercato con un occhio più vigile.  Gennaio si avvicina e il club dovrà muoversi con attenzione. Ne parla Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport.

Napoli, occhio all’indice di liquidità: i dettagli

Ecco cosa si legge sul Corriere:

“A proposito di mercato: in vista di gennaio, e dopo i grandi investimenti estivi, il Napoli dovrà fare i conti, come tutti, con l’indice di liquidità. Per inserire nuovi giocatori – anche soltanto in prestito, e con nuovi ingaggi – sarà infatti necessario eventualmente cedere prima, così da rispettare i parametri determinati dal rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi. Il club attende le decisioni del Consiglio Federale. Una certezza però c’è: andrà rispettato il limite d’età per le liste. Potranno arrivare solo calciatori under 23, a meno che non esca un over”.

Ne parlava ieri il Messaggero: Il Napoli rischia di non poter fare mercato, è al limite nel rispetto dell’80% tra costo del lavoro e entrate (Il Messaggero)

Ecco cosa scrive Il Messaggero:

“In prima fila De Laurentiis avrebbe potuto “liberarsi” proprio del gravoso ammortamento del 22enne Hojlund. Atalanta, Lazio, Fiorentina, Torino e Genoa sarebbero quelle con le stesse grane e ne avrebbero tratto giovamento a rimorchio. La Figc di Gravina gli è andata (diabolicamente) incontro, ma in realtà favorendo solo il movimento italiano: esclusi dal conteggio gli Under 23 sì, ma non gli stranieri, solo quelli convocabili in azzurro. Vanno rilanciati i vivai, mica trovate soluzioni alle tasche dei patron.”

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