Pellegrini (Roma): «Contro il Napoli sapremo quello che andremo a fare. Non è un caso se siamo primi»

Ai microfoni di Sky: «Ci troviamo in questa posizione perché lo meritiamo. Possiamo ancora fare meglio. Il calcio è sognare, è l’essenza dello sport»

Gasperini Roma Pellegrini, romano

Roma's Italian midfielder #07 Lorenzo Pellegrini celebrates scoring his team's first goal during the Italian Serie A football match between Lazio and Roma at the Olympic stadium in Rome, on September 21, 2025. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Al termine della vittoria della Roma contro il Midtjylland in Europa League, Lorenzo Pellegrini ha parlato a Sky Sport. Il capitano giallorosso ha parlato delle sensazioni in vista della sfida di domenica contro il Napoli.

Le parole di Pellegrini

Vittoria complicata.

«Era una squadra molto fisica e intensa, sia nei duelli che nelle ripartenze. Una vittoria importante: volevamo rimettere le cose a posto. Avevamo perso due partite in casa e non c’era momento migliore per rifarci. Siamo soddisfatti del risultato e del successo ottenuto.»

Siete partiti col centravanti classico, ma state trovando una via anche col falso 9. Per voi trequartisti cosa cambia?

«La richiesta rimane sempre la stessa, poi è naturale che ognuno di noi abbia le proprie caratteristiche. Vogliamo arrivare in area con il pallone tra i piedi, poi sviluppare al meglio l’azione offensiva. Siamo convinti di quello che stiamo facendo al cento per cento. Lavoriamo per migliorare, dall’inizio dell’anno diciamo che possiamo segnare di più, ma voglio sottolineare l’atteggiamento di tutti all’interno del gruppo. Oggi era fondamentale vincere, e ci siamo riusciti.»

Sei tornato il miglior Pellegrini. Quanto c’è di Gasperini in tutto questo e quanto c’è di Lorenzo Pellegrini?

«Secondo me c’è un po’ di tutto. Quando si parla del mister si pensa alla parte atletica, ma lui ci migliora tantissimo anche sul piano tecnico-tattico. Ci chiede tante cose, io mi sento un giocatore più completo sia in partita sia in allenamento. Non è giusto ridurre Gasperini solo all’aspetto atletico: c’è molto lavoro anche su tecnica e tattica. Io, dopo l’infortunio e le tante incognite, potevo rispondere solo lavorando. Quest’estate è stata intensa, mi ha insegnato tanto. Ora mi sento una persona migliore, pronta ad affrontare qualsiasi difficoltà.»

Domenica sera c’è il Napoli. Che sensazioni ci sono? 

«Sapremo cosa andremo a fare, lo prepareremo in questi giorni. Sarà fondamentale recuperare energie, poi l’allenatore ci indicherà la strada da seguire. Ci troviamo in questa posizione perché lo meritiamo: abbiamo iniziato bene e ci siamo migliorati molto. Possiamo ancora fare meglio. Ci sono umiltà e consapevolezza, non è un caso se siamo in vetta. Dobbiamo continuare a dare seguito a quanto fatto di buono, altrimenti tutto sarebbe vano.»

La Roma può sognare in grande? Cosa provi a indossare di nuovo la fascia? 

«Il calcio è sognare, è l’essenza dello sport. Sognare dipende da ogni partita: se non pensi gara dopo gara, è inutile. Questo è il nostro mantra, allenamento dopo allenamento. Dobbiamo continuare così con determinazione, conoscendoci sempre meglio. È sempre un piacere indossare la fascia, ma questa è una squadra fortunata: non ha un solo punto di riferimento, ne ha tanti. Ci sono molti caratteri e personalità importanti che remano tutti insieme per il bene della Roma. Voglio anche sottolineare Ghilardi: ha disputato una grande partita. Gli faccio i complimenti, è difficile quando non giochi, ma lui si è fatto trovare pronto.»

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