L’Atletico Madrid perderà la propria identità dopo essere diventato yankee? No, come non l’ha persa il Liverpool

El Paìs sulla grande paura dei tifosi dei Colchoneros dopo l'acquisto da parte degli americani di Apollo.

Simeone

Atletico Madrid's Argentine coach Diego Simeone instructs Atletico Madrid's Argentine forward #22 Giuliano Simeone during the Spanish league football match between Real Valladolid FC and Club Atletico de Madrid at the Jose Zorrilla stadium in Valladolid on November 30, 2024. (Photo by Cesar Manso / AFP)

Apollo ha acquistato il 57% dell’Atletico Madrid. E in Spagna si è aperto il dibattito su come il calcio globale possa influenzare l’identità dei club.

Riporta El Pais:

“Per Marian Otamendi, amministratrice delegata di World Football Summit, ciò che può minacciare una squadra non è la proprietà in sé, ma la cattiva gestione, e questo non dipende dall’origine o dalla dimensione del proprietario”.

Atletico Madrid comprato da Apollo

Racconta il quotidiano spagnolo:

“Appena è stata annunciata l’acquisizione del 57% dell’Atletico Madrid da parte di Apollo Sports Capital, i social network si sono infiammati. Per molti tifosi che abbracciano l’odio eterno verso il calcio moderno, capitale e passione sembrano incompatibili, e l’ingresso di investitori stranieri è visto come sinonimo di disastro. 

El Paìs fa gli esempi del

“Liverpool che nel 2010, sull’orlo del fallimento, è stato acquistato da Fenway Sports Group che ha investito 300 milioni di sterline e quindici anni dopo rappresenta un caso di successo e oggi vale 4,19 miliardi di sterline.

L’Arsenal ha vissuto anni senza Champions fino a quando Stan Kroenke ha intensificato gli investimenti”.

Sono citate anche l’Atalanta, la Roma e il Milan.

Rimanere gli stessi

Il problema, come si chiede El Pais e altri osservatori, è capire fino a che punto l’ingresso di grandi investitori stranieri nel calcio possa cambiare l’identità storica dei club, il legame con i tifosi e i valori tradizionali, senza garantire necessariamente successo sportivo.

“Ciò che colpisce in questi casi è che nessuno ha perso la propria identità. Il Liverpool continua a riempire Anfield cantando ‘You’ll Never Walk Alone’”.

Così come l’Arsenal e l’Atalanta.

I fallimenti hanno un comune denominatore: investitori individuali senza struttura professionale, fondi senza risorse o capitali che spariscono davanti alle difficoltà. L’opposto di una buona gestione.

Il fondo Apollo Global Management ha investito oltre 17 miliardi di dollari in operazioni sportive. Il cofondatore, Josh Harris, possiede Philadelphia 76ers (Nba), New Jersey Devils (Nhl) e Washington Commanders (Nfl), che hanno recentemente giocato al Santiago Bernabéu, oltre a partecipazioni nel Crystal Palace in Premier League”.

E conclude:

“La sfida di Apollo è mantenere l’identità colchonera, la funzione sociale del club e la soddisfazione dei tifosi. (…) Il capitale straniero non è il nemico. La cattiva gestione sì”.

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