Abodi: «Comune e Napoli sempre più lontani sullo stadio. Sul Maradona per Euro 2032 nessuna certezza» (Ansa)

A Canale9: «Capisco le polemiche di De Laurentiis sugli infortuni, le nazionali valorizzano i giocatori ma poi rischi di perderli per settimane».

Abodi commissario agli stadi

Roma 16/12/2023 - Atreju: Festa Fratelli d’Italia / foto Image nella foto: Andrea Abodi

Abodi questa mattina ha rilasciato un’intervista a Campania24, su Canale 9. Lo riporta Ansa.

«Bisogna affrontare il tema del rapporto tra la Figc e i club e tra la federazione e le istituzioni sportive europee e mondiali».

È di questo avviso il ministro dello sport Andrea Abodi in merito alle polemiche dei club sull’utilizzo nella nazionali dei giocatori tesserati.

Le parole di Abodi

Nel parlare degli Europei che l’Italia ospiterà fra sette anni, Abodi ha evidenziato che per lo stadio partenopeo le agende del Comune e del Calcio Napoli «sembrano distanti e anzi nell’ultimo periodo sembrano allontanarsi. Il tempo in questo non ci aiuta, anche perché la lista dei cinque stadi dovrà essere pronta per settembre 2026. Dipende dall’intraprendenza e dalla capacità di far convergere le esigenze, che spero siano le stesse: occorre dotare Napoli di uno stadio compatibile e sostenibile. Nei limiti del mio ruolo, proverò a favorire un incontro per discutere delle rispettive posizioni».

Poi ha continuato:

«Lo sto dicendo da mesi, nel rispetto del mio ruolo, che la scelta dei cinque stadi che ospiteranno le partite dei campionati europei del 2032 è una competizione tra 12-13 città. Se Napoli e il Diego Armando Maradona saranno del lotto dipende dall’amministrazione comunale e dal club».

Ha avuto modo poi di parlare della prossima America’s Cup, in programma a Napoli nel 2027 e che interesserà in particolare l’area di Bagnoli:

«Napoli ha una straordinaria opportunità di rilancio. Ma bisogna tenere conto anche dei disagi di chi vive nelle zone interessate».

Ha poi aggiunto:

«Vogliamo mettere al centro la rigenerazione urbana di questo luogo tenendo conto di ciò che accadrà soprattutto dopo l’America’s Cup. Quella zona deve essere un luogo di vita, non di morte. Ho parlato anche con le associazioni della zona: vogliamo mettere a disposizione questa opportunità senza dimenticare le legittime aspirazioni di chi vive quella zona».

Si e’ parlato anche dei recenti acciacchi patiti da Anguissa e Rrahmani con le rispettive nazionali e la successiva polemica di Aurelio De Laurentiis, che è arrivato a chiedere un risarcimento:

«Capisco le rimostranze e le preoccupazioni di De Laurentiis, che vede il suo capitale da un lato sì valorizzato dalle Nazionali, ma dall’altro che rischia di essere sottratto per settimane se non di più».

A proposito dell’Italia, che a marzo dovrà giocarsi la qualificazione ai Mondiali attraverso i playoff, e delle proteste esplose dopo la sconfitta con la Norvegia, Abodi ha aggiunto:

«Penso che la polemica faccia parte del calcio, specie quando si perde 4-1. Siamo costretti ancora una volta a passare dai playoff, ma personalmente sono moderatamente fiducioso: questa credo sia la volta buona. Dobbiamo accompagnare tutti insieme la nazionale per provare a raggiungere questo importante traguardo».

Correlate