Iuliano: «Non tutti capiscono Conte, pretendeva standard elevati dai compagni anche da giocatore»

Al podcast Centrocampo: «Quando pareggiavamo rientrava negli spogliatoi e ci urlava "Non è possibile, dobbiamo vincere e basta!". Noi eravamo abituati, lo faceva anche quando ha smesso di essere capitano»

Iuliano conte

As Latina 07/03/2015 - campionato di calcio serie B / Latina-Carpi / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Mark Iuliano

Durante la registrazione di un podcast chiamato Centrocampo, l’ex giocatore della Juventus Mark Iuliano ha parlato – tra gli altri argomenti – di Antonio Conte da suo ex compagno, del suo carattere e dei suoi allenamenti di cui si fa tanto parlare nelle ultime settimane. L’allenatore del Napoli, tornato lunedì a dirigere le sessioni di allenamento a Castel Volturno, è al momento sotto accusa per i tanti infortuni occorsi agli azzurri, che ora dovranno fare a meno pure di Anguissa oltre che di De Bruyne e di Lukaku (da agosto, ma è in procinto di tornare a disposizione ndr). Di seguito un estratto significativo dell’intervista di Iuliano.

Iuliano: «Gli allenamenti di Conte erano tremendi pure quando era capitano della Juve»

«Tutti gli allenamenti con Antonio erano tremendi, da compagno di squadra e da Capitano. Perché lui pretendeva questo standard anche da giocatore. Però magari non tutti lo capiscono o lo accettano, mentre noi lo facevamo già di default. C’erano partite che potevano anche bastare dei pareggi, ma Conte veniva in spogliatoio e diceva “Non esiste pareggiare, noi dobbiamo vincere e basta!”

Tornavamo dalla Nazionale, magari c’era la partita in cui beccavi il Verona di Camoranesi e Mutu che andavano 2000, e noi stavamo pareggiando. Lui arriva e non gli interessa nulla, lui vuole vincere le partite! E lo dice da giocatore, da Capitano e anche quando non lo era più ma lo era Del Piero. Perché Conte pretende tutto da se stesso, da chi gli è vicino e dall’ambiente che lo circonda. Lui vuole tutto perché i suoi calciatori sono professionisti pagati bene, e il tuo lavoro lo devi fare al massimo. Quello che ho imparato è che l’unico modo per crescere è fare sempre il massimo, non facendo il normale ma più di quello che sai già fare.»

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