La Süddeutsche ripercorre l’annus horribilis di Ivan (Juric) il Terribile: tre esoneri in un anno
"La frustrazione è ancora palpabile a Roma. I romanisti ritengono che abbia trascinato il club nell'abisso. Un mese dopo, era in Premier. A Bergamo in poco tempo ha perso la benevolenza dei giornalisti"

Dc Roma 24/10/2024 - Europa League / Roma-Dinamo Kiev / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Ivan Juric
Tre progetti importanti, tre esoneri inevitabili nel giro di un anno esatto (includendo anche la rescissione consensuale con il Southampton). I fallimenti di Ivan Juric fanno notizia persino in Germania, dove la Süddeutsche Zeitung si sofferma sulle esperienze infelici che hanno segnato il percorso del tecnico negli ultimi 365 giorni.
L’annus horribilis di Ivan Juric
Juric venne esonerato dalla Roma il 10 novembre 2024. Ironia della sorte è stato allontanato dall’Atalanta nello stesso giorno di quest’anno, dopo la sconfitta per 0-3 in casa contro il Sassuolo.
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La Süddeutsche parte forte: “Così si sono conclusi i 365 giorni di Ivan Juric, ancora una volta il 10 novembre. Un anno fa, era una domenica a Roma quando il croato apprese del suo esonero; questa volta, un lunedì a Bergamo. Gli eventi a volte si ripetono in modo sorprendente nel mondo del calcio. Ma la puntualità rende Ivan il Terribile probabilmente l’allenatore più infruttuoso dell’ultimo anno nel calcio europeo”.
“Juric si è guadagnato la discutibile fame di centrocampista rude e aggressivo giocando per Spalato, Siviglia e Crotone. Ma questo soprannome gli è rimasto impresso anche quando ha intrapreso il percorso da allenatore. Con lui non ci si annoia mai, come dimostra il leggendario episodio di inizio carriera a Genova: Juric fu esonerato dal Genoa nel febbraio 2017 dopo sette mesi di incarico, riassunto ad aprile e nuovamente esonerato a novembre. Tuttavia, fu riassunto nell’ottobre successivo e poi esonerato ancora una volta a dicembre. E quello fu solo l’inizio…”, ricordano i colleghi tedeschi.
Dopodiché Juric ha vissuto parentesi positive all’Hellas Verona e al Torino, club con i quali si è messo in luce guadagnandosi la chiamata della Roma. “Dove è iniziato il vero dramma…”, sottolinea Süddeutsche. E in effetti tutti sappiamo qual è stato il percorso del croato nella Capitale.
“La frustrazione è ancora palpabile a Roma oggi. La gente del posto ritiene che Juric abbia trascinato l’intero club nell’abisso, e lo ha fatto in tempi record: Juric è stato allenatore a Roma solo per 53 giorni. Si lamentava irritato alle conferenze stampa, faceva giocare un calcio mediocre alla squadra e lasciava l’orgoglioso Mats Hummels così isolato in panchina da farlo sprofondare in una crisi e a concludere la sua carriera. È un traguardo notevole quando il tuo licenziamento dopo sole dodici partite al club viene celebrato come una liberazione”, si legge.
L’approdo in Premier League di Juric
“Tuttavia, è ancora più impressionate che Juric abbia ottenuto un incarico in Premier League poco più di un mese più tardi: il croato ha assunto la guida del Southampton, allora ultimo in classifica, nel dicembre 2024. E 105 giorni, due vittorie, un pareggio e tredici sconfitte dopo, si è ritrovato di nuovo disoccupato, ancora ultimo in classifica”.
Juric, aggiungiamo noi, è passato alla storia per essere il tecnico con la peggior media punti nel campionato inglese. Ma ciò non è bastato per farlo uscire dal grande calcio. A puntare su di lui è arrivata l’Atalanta, che lo ha scelto come “erede naturale” di Gasperini.
L’approdo all’Atalanta e il nuovo fallimento
“Per capire il significato di questa mossa, bisogna sapere che tra il 2011 e il 2013, Juric è stato vice allenatore del suo mentore, il grande Gian Piero Gasperini, all’Inter e al Palermo. Questo ruolo gli ha portato una certa notorietà all’epoca; era considerato il braccio destro del campione, e tale reputazione ha dato i suoi frutti nell’estate del 2025. Gasperini è diventato allenatore della Roma in estate, la giostra ha continuato a girare e a Bergamo erano alla ricerca di un successore che capisse il suo stile di calcio”.
Juric, tuttavia, ha fallito anche con la Dea. “Ancora una volta, borbottava le sue spiegazioni ai microfoni in modo così blando che nel giro di poche settimane Juric ha perso la benevolenza dei giornalisti. Ha perseguito ostinatamente il suo stile difensivo piuttosto antiquato. E infine, si è scontrato con il giocatore migliore: Ademola Lookman”, ricorda Süddeutsche in conclusione.











