Le scommesse hanno invaso lo sport e il giornalismo sportivo, l’integrità dello sport è a rischio (Faz)

In Germania interessantissima intervista all'esperto Declan Hill. Ormai si può scommettere su tutto, questo provoca una scarica di dopamina costante e aumenta la dipendenza. L'intreccio è sempre più inestricabile

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LAS VEGAS, NV - MARCH 15: Jake Sindberg of Wisconsin makes bets during a viewing party for the NCAA Men's College Basketball Tournament inside the 25,000-square-foot Race & Sports SuperBook at the Westgate Las Vegas Resort & Casino which features 4,488-square-feet of HD video screens on March 15, 2018 in Las Vegas, Nevada. Ethan Miller/Getty Images/AFP (Photo by Ethan Miller / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Le scommesse hanno invaso lo sport e il giornalismo sportivo, l’Nba ha voluto ballare col diavolo (Faz)

Interessante intervista sulla Faz (quotidiano tedesco) sulle scommesse nello sport, su quanto l’invasione delle scommesse nello sport professionistico, la commistione tra società di betting e sport abbia portato a uno stravolgimento di cui ora cominciano a essere visibile le conseguenze. Il recente scandalo Nba è solo la punta di un iceberg tanto esteso quanto profondo. La Faz ha intervistato il canadese Declan Hill presentato come uno dei massimi esperti mondiali della rete di scommesse legittime e di partite truccate. Ha 53 anni, è giornalista e professore presso l’Università di New Haven. Definisce le scommesse un «incubo per l’integrità dello sport».

«Non sono pessimista, sono realista. Le scommesse sportive sono cambiate radicalmente negli ultimi due decenni. (…) La dipendenza dal gioco d’azzardo è aumentata drasticamente. Si tratta di una nuova forma di gioco d’azzardo».

Parla del “gioco d’azzardo senza attriti”.

«Ora basta premere i pulsanti di un telefono. Non abbiamo mai visto niente di simile prima. I nostri colleghi svedesi stimano che questo modo di scommettere senza attriti per alcune persone sia cento volte più attraente dell’eroina. In passato, i tifosi scommettevano su Eintracht Francoforte contro Borussia Dortmund, su quale squadra avrebbe vinto e magari con quanti gol. Oggi, con le cosiddette scommesse dettagliate, si può puntare su singoli segmenti di ogni partita, suddivisi in due o tre minuti. Questo provoca una scarica di dopamina costante. Gli spettatori cliccano costantemente sui loro schermi per piazzare ulteriori scommesse. Questo crea ancora più dipendenza. Ma è proprio questo che i bookmaker stanno promuovendo».

«Credo che tutti gli aspetti dello sport siano attualmente in grave pericolo. Questo è stato il problema dell’ultimo Mondiale. Circa un miliardo di euro è stato scommesso su ogni partita del Mondiale. Se ci sia o meno manipolazione, e da parte di chi, è semplicemente impossibile stabilirlo».

A proposito dello scandalo che sta travolgendo l’Nba, dice:

«La forza trainante di gran parte di questo scandalo è la dipendenza dal gioco d’azzardo. E quando si è dipendenti dal gioco d’azzardo, il denaro è la droga. L’anno scorso, Jontay Porter, un giocatore dei Toronto Raptors, ha scritto in una conversazione su Telegram con persone coinvolte nella criminalità organizzata: «So che vi devo 8.000 dollari, e se non vi pago, sarò nei guai fino al collo, e voi verrete qui e mi farete fuori». Se non sbaglio, guadagnava un quarto di milione di euro a stagione. Il che significava che probabilmente li aveva già giocati tutti. Il portiere italiano Gianluigi Buffon ha guadagnato milioni di euro in carriera e li ha persi tutti. Era indebitato per circa un milione di euro. Questa è la dipendenza dal gioco d’azzardo».

Sempre a proposito dell’Nba e del commissionar Adam Silver che invitava le autorità statunitensi a legalizzare le scommesse sportive nel 2014.

«Adam Silver e l’Nba stanno ballando con il diavolo. E ballare con il diavolo inizialmente sembra molto allettante. Per undici anni, ha spinto per intensificare i legami e le relazioni con l’industria del gioco d’azzardo. Ora ne vediamo i risultati. Dovrebbe esserci una netta distanza tra l’Nba e i bookmaker. Invece, permettono ai bookmaker di sponsorizzare squadre, arene, stadi e singoli giocatori. Un incubo per l’integrità dello sport».

Cosa ne pensa del ruolo di Espn la più grande azienda di media sportivi al mondo e sussidiaria del conglomerato dell’intrattenimento Disney? È legata a Nba, Nfl e Nhl (la lega dell’hockey) tramite accordi sui diritti. Ha persino creato una propria sussidiaria per le scommesse con il marchio ESPN Bet.

«Non sono più giornalisti sportivi, ma essenzialmente una rete televisiva che lavora a stretto contatto con un allibratore. Basti pensare alla partnership da due miliardi di dollari (equivalenti a 1,72 miliardi di euro) che Espn ha con Penn Gambling. Gli eventi sportivi in ​​questo paese sono saturi di pubblicità sulle scommesse. Tutto ciò porta a una massiccia dipendenza dal gioco d’azzardo, sia tra la popolazione che tra gli atleti. E questi sono gli scandali con cui dovremo confrontarci». 

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