Paolini perde contro Rybakina, deve aspettare ancora per le Finals

Qualora la kazaka vincesse il torneo di Ningbo, resterebbe comunque dietro a Paolini. Tutto si deciderà la settimana prossima a Tokyo.

Jasmine Paolini

Italy's Jasmine Paolini leaves the court after losing against Russia's Kamilla Rakhimova at the end of their women's singles second round tennis match on the third day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 2, 2025. (Photo by Adrian Dennis / AFP)

Jasmine Paolini ha perso 6-3 6-2 contro Elena Rybakina in semifinale al Ningbo Open; la qualificazione per la tennista azzurra alle Wta Finals è dunque rimandata. Se Rybakina dovesse vincere a Mingo, arriverebbe a venti punti dall’azzurra. Paolini ora è settima, entrano le prime otto.

Paolini a un passo dalle Finals

Qualora la kazaka vincesse domani il torneo, si porterebbe a 4305 punti, restando comunque dietro a Paolini e Mirra Andreeva.

Insomma, tutto si deciderà la settimana prossima a Tokyo, dove non ci sarà Andreeva ma Paolini e Rybakina sì. La russa, però, potrebbe apparire al Wta 250 di Guangzhou.

A Tokyo, Paolini esordirebbe contro Wang o una qualificata, mentre Rybakina contro Mboko o Fernandez.

La tennista azzurra ha vinto gli Internazionali d’Italia quest’anno

Jasmine Paolini ha vinto gli internazionali di tennis di Roma. Ha battuto, diciamo anche annichilito, in finale la statunitense Coco Gauff numero tre del mondo: 6-4 6-2 il risultato finale. E ha chiuso al secondo match-point con un servizio vincente. Jasmine Paolini oggi è numero cinque. Vittoria importantissima. Perché ha vinto il secondo Master mille della carriera, dopo quello di Dubai. Perché è riemersa dopo un lungo passaggio a vuoto che l’ha portata a ripensare alla propria carriera e quindi alla separazione dal coach Renzo Furlan con cui aveva raggiunto le finali a Roland Garros e a Wimbledon (risultato semplicemente straordinario). E perché un’italiana torna a vincere a Roma quarant’anni dopo Raffaella Reggi (quell’anno gli Internazionali si svolsero a Taranto).

Jasmine, 29 anni, olimpionica in doppio con Sara Errani, ha continuato a lavorare. Ha saputo essere resiliente, per dirla alla Antonio Conte. Ha saputo attraversare il passaggio delicato e trarne una lezione per risalire.

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