Per Ngonge Cairo potrebbe chiedere a De Laurentiis uno sconto per il riscatto, che è di 16 milioni (Tuttosport)
L'esterno belga sta disputando delle buone prestazioni. Anche per Elmas il presidente granata voleva lo sconto dal Lipsia, poi il macedone è finito proprio al Napoli.

Cm Torino 31/08/2025 - campionato di calcio serie A / Torino-Fiorentina / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Cyril Ngonge
Cyril Ngonge sta fornendo delle buone prestazioni con la maglia del Torino negli ultimi match di campionato. I granata, dunque, potrebbero pensare di riscattarlo dal Napoli per i 16 milioni stabiliti in estate, o poco meno se il presidente Cairo riuscirà a ottenere uno sconto.
La situazione sul riscatto di Ngonge al Torino
Scrive Tuttosport:
Nelle ultime partite ha decisamente cambiato marcia rispetto alle prime uscite stagionali, quando aveva convinto meno. L’attaccante esterno è arrivato dal Napoli in prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto a 16 milioni. Una cifra certamente alta per gli standard granata, ma il giocatore visto nelle ultime settimane vale quei soldi. Al Napoli era chiuso da una concorrenza importante; al Torino, invece, non ha rivali con cui contendersi il posto da titolare e soprattutto gode della fiducia e della stima dell’allenatore. Cairo non ha fretta a staccare l’assegno da 16 milioni, ma aspetterà di vedere come il belga proseguirà il proprio campionato. Poi cercherà uno sconto da De Laurentiis: ormai una prassi quando si tratta di dover acquistare un calciatore con la formula del diritto di riscatto. In estate aveva provato a ottenere lo sconto dal Lipsia per Elmas, ma il macedone è poi tornato alla base.
L’esterno belga: «Gli allenamenti di Conte? Mai fatti in nessun’altra squadra»
Dove preferisco giocare? «Di base io nasco come prima punta, con il tempo mi sono adattato a seconda punta e poi in Olanda sugli esterni. Se facciamo riferimento al ruolo di esterno preferisco giocare a destra a piede invertito, però in generale preferisco giocare come seconda punta».
Allenamenti con Conte? «Prima che arrivasse qui avevo parlato con un calciatore dell’Inter che era stato allenato da lui e mi aveva detto che non sarei stato pronto, ma non gli avevo creduto. Poi siamo arrivati in ritiro ed abbiamo fatto 1 mese di fatica vera e propria. Gli allenamenti sono allenamenti che non ho mai fatto in nessun’altra squadra, ma ci hanno permesso di diventare dei mostri in mezzo al campo, andando anche oltre i nostri limiti. Un sacrificio per un grande risultato».