La Ferrari ha corteggiato Horner, fin qui lui ha sempre rifiutato: troppa politica, troppa pressione (Daily Mail)
Ora magari le cose potrebbero cambiare. Ecclestone definì la Ferrari “una bestia a sé”, disse che per Enzo Ferrari lo sport era sopra il tavolo e il business sotto

Red Bull Racing's Dutch driver Max Verstappen (R) and Red Bull Team Principal Christian Horner prepare for the third practice session for the Formula One Japanese Grand Prix at the Suzuka circuit, Mie prefecture on September 23, 2023. (Photo by Toshifumi KITAMURA / AFP)
La Ferrari ha corteggiato Horner, ma il team principal della Red Bull ha sempre detto no (Daily Mail)
Christian Horner è stato più volte al centro delle attenzioni della Ferrari negli ultimi anni, ma ha sempre rifiutato le proposte della Scuderia di Maranello. Prima della nomina di Fred Vasseur nel 2023, il manager britannico era il favorito tra i candidati per guidare il Cavallino, con offerte economiche molto più alte del suo stipendio alla Red Bull. Ne ha scritto Mcevoy sul Daily Mail.
Horner-Ferrari, un amore mai sbocciato
«Christian Horner è stato cercato più volte dalla Ferrari negli ultimi anni, ma ha sempre scelto di restare alla Red Bull. Almeno due volte, il Cavallino Rampante bussò alla sua porta per offrirgli la guida del team, prima di nominare Fred Vasseur nel 2023. Gli promisero un contratto più ricco, con un aumento da otto a dodici milioni di sterline a stagione, ma lui declinò. Era soddisfatto alla Red Bull, convinto che i successi ottenuti — quattordici titoli mondiali — lo avrebbero protetto anche nei momenti più difficili, come quando fu accusato di comportamento coercitivo nei confronti di una dipendente, accuse da cui venne assolto due volte».
«Geri Halliwell, sua moglie, lo sostenne durante quella tempesta, accompagnandolo mano nella mano nel paddock del Bahrain, nel momento più delicato. Dopo il licenziamento di luglio, Horner ricevette un’indennità di ottanta milioni di sterline, rinunciando però ai restanti trenta per potersi rimettere in gioco già dal prossimo aprile. Fu allora che la Ferrari tornò a farsi viva. Horner parlò con John Elkann, spiegando che era ancora felice alla Red Bull, ma non chiuse del tutto la porta a un futuro in rosso».
«Si chiedono in molti: e Lewis Hamilton? Due volte in passato chiese a Horner di correre per lui, ma venne rifiutato. La prima quando era alle categorie minori, la seconda nel 2011, frustrato dalla McLaren. Horner declinò entrambe le volte. Oggi, se arrivasse a Maranello, la sua prima mossa sarebbe probabilmente cercare di portare con sé Max Verstappen, il suo gioiello».
«La Ferrari resta per lui una destinazione affascinante, ma anche piena di insidie. Troppa politica, troppa pressione”.
«Bernie Ecclestone una volta definì la Ferrari “una bestia a sé”, spiegando che per Enzo Ferrari lo sport era sopra il tavolo e il business sotto, e che la Formula 1 senza la Ferrari non esisterebbe. Se Horner accetterà la sfida, dovrà farlo con cautela. La Ferrari è un sogno, ma anche un rischio. Tuttavia, come conclude il Daily Mail, potrebbe valerne la pena.»