La Nazionale inglese pagava Capello e Baldini per non fare niente, emblema dello spreco (Times)

“Gerrard ha detto che il clima in Nazionale era terribile e loro due che cosa facevano oltre a prendere lo stipendio? Baldini è il simbolo di un'epoca in cui si pagava tanto per ottenere così poco”

capello e Baldini

Db Rustenburg (Sud Africa) 12/06/2010 - mondiali Sud Africa 2010 / Inghilterra-Usa / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Capello-Franco Baldini

La Nazionale inglese pagava Capello e Baldini per non fare niente, emblema dello spreco (Times)

Gerrard, parlando al podcast di Rio Ferdinand ha scoperchiato un bubbone, in Inghilterra. Ha svelato (“come se non lo sapessimo già”, sottolinea il Times) quanto tossica fosse l’atmosfera che si viveva in nazionale negli anni delle “generazione d’oro”. Soprattutto quando il ct era Fabio Capello: “Penso che fossimo tutti dei perdenti egoisti”, ha detto.

Il Times commenta la faccenda prendendosela con i “due italiani”: Capello, appunto, e Franco Baldini che all’epoca era il suo assistente, il suo “luogotenente” dirigenziale. Scrive il Times: “Si parla di sprechi nella pubblica amministrazione, di sprechi nella dinastia imperiale Qing, ma Baldini, per me, rappresenterà sempre l’ultima parola sul pagare qualcuno per svolgere un lavoro con un titolo altisonante a costi enormi. Ricorderete, almeno se avete occhio per l’assurdo, che questo italiano fu assunto con il titolo di “direttore generale” (non c’è stata una conferenza stampa a un certo punto per spiegare il suo ruolo fondamentale per la nazionale?) quando Steven Gerrard, Frank Lampard e altri luminari inglesi facevano fatica a giocare insieme, a integrarsi o persino a parlarsi. Era parte del lavoro di Baldini unire questi giocatori, aiutare Capello a forgiare una cultura. Sappiamo tutti che hanno fallito clamorosamente”.

Cosa diavolo ci faceva Capello per i suoi 24 milioni di sterline di guadagni, dato che doveva presentarsi ufficialmente solo durante quelle rare pause per le partite internazionali? So che parlava a malapena un briciolo di inglese, ma sicuramente notava che i suoi giocatori non interagivano, erano seduti nelle loro cricche di club durante i ritiri delle nazionali e (come mi ha detto uno) non riuscivano a comunicare tra loro durante gli allenamenti. Sicuramente notava “l’amarezza, un po’ di odio” descritti da Gerrard? O considerava semplicemente l’incarico in Inghilterra come un’enorme mancia?”.

“E che dire di Baldini, a cui è stato affidato un incarico a tempo pieno al fianco di Capello per fare, beh, cosa? Lo hanno messo a capo del team di interfaccia con i giocatori, responsabile della comunicazione, incaricato di assicurarsi che tutti fossero, come si dice, “sulla stessa lunghezza d’onda”. E cosa è successo?”.

“Ma sapete qual è la cosa che mi irrita di più? L’assoluta e sprecona incompetenza della Federazione in un periodo abietto che avrebbe potuto facilmente essere un’età dell’oro. È come se pensasse che investendo abbastanza soldi nel problema sotto forma di allenatori stellari, avrebbe magicamente risolto tutto. Non è stato solo Capello, ma anche Sven-Goran Eriksson, un bravo ragazzo, indubbiamente, che ha ricevuto 25 milioni di sterline durante il suo mandato, ma era così affascinato dai suoi giocatori di punta che non ha mai fatto nulla che potesse compromettere la sua “amicizia” con loro”.

“Eppure è forse Baldini il più emblematico di un’epoca in cui si pagava tanto per ottenere così poco“.

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