La Stampa sottolinea la lezione di Vlahovic a Leao

In Juve-Milan Vlahovic non si ritaglia occasioni però dimostra grinta e attaccamento, mentre Leao si smarrisce e manca di ferocia

Vlahovic Juventus

Juventus' Serbian forward #09 Dusan Vlahovic reacts during the Italian Serie A football match between Juventus and Parma, at the Allianz Stadium, in Turin on October 30, 2024. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Antonio Barillà sulle pagine della Stampa ripercorre la sfida di ieri sera tra Juventus e Milan. Un nulla di fatto per le due squadre, ma il campo ha evidenziato le differenze tra i due campioni Vlahovic e Leaco.

“Il semplice conto della lavandaia assegna al Milan i rimpianti maggiori, ma è anche vero che il punto finale vale di più: permette di scollinare indenne una trasferta delicatissima, confermando un’ottima personalità per la coesione mantenuta dopo l’errore dal dischetto, e di rimanere a -2 dalla vetta. La Juve è solo un gradino sotto e l’uscita dalla zona Champions, dato il campionato ai primi vagiti e le distanze minuscole, un dettaglio: quel che preoccupa è la pareggite acuta che alla lunga rischia di frenare scalata e sogni. Tra i protagonisti, scegliamo due campioni ch’erano intoccabili e sono partiti invece dalla panchina: Leao si smarrisce sottoporta, ma a tutti in fondo può capitare di sbagliare, quel che più colpisce è la mancanza di ferocia che l’ha risucchiato in basso nelle gerarchie di Allegri, mentre Vlahovic non si ritaglia occasioni però dimostra grinta e attaccamento. Un suo recupero a metà campo strappa applausi più d’un tiro al veleno o d’un dribbling elegante, atteggiamento che vale triplo considerando l’addio ormai scritto”.

Leggi anche: Vlahovic una riserva di lusso alla Juventus, Chelsea o United potrebbero affondare il colpo a gennaio

Correlate