Baroni: «Abbiamo buttato via una vittoria già fatta. Bastava buttare via un pallone e avremmo vinto»
Il tecnico del Torino in conferenza: «State sereni, sono uno tosto che non molla. So benissimo le difficoltà che incontreremo. La Lazio ti entra dentro»

Lazio's Italian head coach Marco Baroni and Inter Milan's Italian coach Simone Inzaghi react during the Italian Serie A football match between Inter Milan and Lazio at San Siro stadium in Milan, on May 18, 2025. (Photo by Nicolo Campo / AFP)
Lazio e Torino pareggiano 3-3. Il 3-3 è arrivato grazie al rigore di Danilo Cataldi dopo 103 minuti di gioco. Gol che toglie al Toro la soddisfazione di portare a casa tre punti preziosi. L’allenatore del Torino, Baroni, al termine del match ha parlato della sfida in conferenza stampa.
La conferenza di Baroni
Qual è il suo stato d’animo?
«Peccato, abbiamo buttato via una vittoria già fatta. Abbiamo dei ragazzi giovani che devono trovare fiducia, si passa da questi errori nel percorso. Rimane il valore di una partita vera e importante, fatta in un momento chiaramente non facile. Basta vedere quanto abbiamo creato, venire qui a giocare a Roma con questa personalità dimostra che questa è la strada giusta. Ci sono ampi margini di miglioramento, vedo la crescita dei ragazzi. Asllani, Ngonge e Simeone non giocavano così tanto da anni, avevano poco minutaggio e devono ritrovarlo con la squadra».
Questa prestazione la rende più sereno?
«Io sono tranquillissimo, ho tirato qualche imprecazione quando ho visto il calendario. Trovare sei delle prime sette della classe nelle prime sette giornate non è il massimo, ma nelle difficoltà ci sono delle opportunità e ci rinforzeranno nella conclusione di questa squadra».
Come è stato tornare all’Olimpico oggi?
«Io voglio ringraziare i tifosi per l’affetto dimostrato oggi, qui sono stato benissimo. Ho dato tutto lo scorso anno con grande umiltà e passione, purtroppo ci sono state due partite non fortunate. Non recrimino mai, ora la testa è nel Torino che mi ha dato una grande opportunità, darò tutto me stesso per creare un percorso che sia più duraturo».
Leggi anche: Lazio, il vice allenatore Ianni: «Sarri aveva un leggero mal di testa, il finale di partita ha influito»
Ha avuto modo di parlare con il presidente o il direttore sportivo?
«No, ma non sentivo i fucili puntati addosso. Ieri abbiamo avuto un pranzo sereno, sapevo delle difficoltà di costruire un percorso nuovo e credo ne fosse cosciente anche la società, così come il direttore».
Che emozioni ha vissuto oggi sentendo anche il coro della curva per lei?
«La Lazio ti entra dentro, è stato bellissimo. Ringrazio ancora una volta i tifosi, la gente ha percepito la passione con cui ho vissuto l’avventura qui alla Lazio».
Quanto si avvicina questo Torino alla sua concezione di gioco?
«Sentire e veder ridere delle persone davanti a te durante queste domande non è bello, mi toglie attenzione. State sereni, sono uno tosto che non molla. So benissimo le difficoltà che incontreremo, ma queste difficoltà mi danno un’energia che non immaginate. Mi prendo la prestazione di valore, nel valore trovi le risposte. Il risultato ti può penalizzare come a Parma, ma quando fai prestazioni così con gioco, idee e determinazione sei sulla strada giusta».
Questa partita è la sintesi di quanto visto anche alla Lazio lo scorso anno?
«In questo momento c’è il dolore di aver buttato via una vittoria, bastava buttare via un pallone. C’è anche la gioia perché la squadra ha dato tutto esprimendo il calcio che chiedo, dobbiamo proporre questo con voglia ed energia. La squadra ha fatto tante cose su cui ancora dobbiamo lavorare. Dobbiamo portare tutti in condizione e far sentire importanti anche i giovani che hanno avuto meno spazio. Voglio tenermi il valore della prestazione più del dolore per i punti buttati».
Da cosa si riparte?
«Questa sosta porterà via dei giocatori, ma ripartiremo dal Napoli con un’altra partita difficile. Ripartiremo dalla prestazione».