Come sarebbe stata la carriera di portieri come Zamora, Yashin e Zoff con l’idiota regola della Fifa?
Damascelli sul Giornale, dopo la partita della Roma, condizionata dalla regola sui rigori che vuole "violentare la prestazione del portiere costretto a non muoversi dalla propria linea bianca"

Madrid (Spagna) 11/07/1982 - finale Mondiali di calcio Spagna 1982 / Italia-Germania Ovest / foto Imago/Image Sport nella foto: Dino Zoff
Dovbyk, Dovbyk e Soulè, tre errori clamorosi e tre rigori di fila sbagliati. Questo ha portato a casa la Roma dopo la sfida di Europa League. Ma al di là dell’assurdità degli errori, Tony Damascelli sul Giornale, si concentra sull’assurdità della regola che ha portato alla ripetizione del rigore per bene tre volte.
“L’idiota regola introdotta dai geni della Fifa per bloccare, condizionare, violentare la prestazione del portiere costretto a non muoversi dalla propria linea bianca, così come i suoi compagni bloccati all’ingresso dell’area dei sedici metri. Immaginate allora quale sarebbe stata la carriera e come si sarebbe ridotta la leggenda di Zamora e Yashin, di Banks e Zoff, Maier e Buffon, se anche loro fossero stati prigionieri ed imprigionati dal regolamento. Ma allora la Fifa non era nelle mani degli arbitri”.
Infine ricorda
Non escludo che ai tifosi giallorossi, di anagrafe datata, sia venuto alla mente Bruce Grobbelaar e la notte della finale di coppa dei campioni. Il portiere del Liverpool fece la marionetta tra i pali provocando gli errori fatali di Bruno Conti e Graziani, così ha fatto Ozer, in edizione ridotta”.