Lookman, Juric lo rilancia in Champions contro il Brugge dopo la rottura in estate
Il tecnico lo ha reintegrato dopo la sconfitta per 4-0 contro il Psg. Non scende in campo dalla sfida con il Parma del 25 maggio. Gioca in coppia con Krstovic

Atalanta's Nigerian forward #11 Ademola Lookman celebrates scoring his team's third goal during the UEFA Europa League final football match between Atalanta and Bayer Leverkusen at the Dublin Arena stadium, in Dublin, on May 22, 2024. (Photo by Ben Stansall / AFP)
Novità importante nelle file dell’Atalanta per la partita di Champions League contro i belgi del Club Brugge, a Bergamo. Il tecnico Ivan Juric schiera per la prima volta in stagione da titolare Ademola Lookman, reintegrato in squadra nelle scorse settimane dopo la telenovela messa in scena quest’estate per andare all’Inter.
Questo evento non accadeva da ben 4 mesi, precisamente dalla sfida contro il Parma del 25 maggio: vedremo se l’ex Lipsia e Leicester riuscirà a dare il suo contributo alla causa al suo ritorno in campo. Rientra anche Ederson.
Ecco la formazione ufficiale dell’Atalanta:
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Djimsiti, Ahanor; Bellanova, De Roon, Ederson, Bernasconi; Pasalic; Krstovic, Lookman.
A disposizione: Sportiello, Rossi, Obric, Zappacosta, Brescianini, Musah, Maldini, Samardzic, Kamaldeen.
ULTIM’ORA ATALANTA
Lookman titolare nella sfida contro il Brugge
Torna nell’11 iniziale dopo più di quattro mesi#SkySport #SkyUCL— skysport (@SkySport) September 30, 2025
Juric ne prende quattro a Parigi e improvvisamente fa pace con Lookman. È bastato mezzo colloquio
Scriveva il Napolista dopo la prima giornata di Champions League:
“È finita dopo mesi la scadente commedia romantica tra l’Atalanta e Lookman. Il nigeriano è tornato in gruppo dopo una chiacchierata con Juric (è la prima volta che ne fanno una nonostante il croato sia lì da luglio? ndr) e ora sarà parte della squadra per quest’anno. In estate era stato vicino all’Inter, dopodiché è emersa una questione molto semplice: nel patto di gentiluomini che aveva siglato con la Dea c’era scritto in maiuscolo “non ti vendiamo in Italia”. E così è stato. L’Atalanta ha tenuto fede ai suoi princìpi, preferendo non rinforzare una rivale diretta e restare coerente a costo di non prendersi i 45 milioni bonus compresi offerti da Marotta. Dopo – tra l’altro – aver venduto pure Retegui per 68 milioni in Arabia e aver perso il vero fautore del tutto, Gasperini.”