Il Guardian scettico su Vardy: in Italia può girare un documentario su di sé

In tanti lo danno a fine corsa. Non è il primo inglese a pensare di poter insegnare agli italiani come attaccare la profondità

Vardy Leicester championship

Madrid (Spagna) 12/04/2017 - Champions League / Atletico Madrid-Leicester / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Jamie Vardy ONLY ITALY

Coffee and tv: viaggio di Jamie Vardy in Italia sarebbe un documentario perfetto. Parola del Guardian che ha raccontato l’arrivo dell’ex attaccante del Leicester City con cui ha vinto un campionato di Premier League, una Fa Cup e un Community Shield, alla Cremonese.

Vardy, l’età è solo un numero 

A 38 anni, qualcuno sospetta che l’ex attaccante della nazionale inglese sia ormai a fine corsa. Vardy è stato messo in dubbio ovunque – dagli Stocksbridge Park Steels fino alla Champions League – ma ha sempre risposto sul campo. «Sta a me smentire i pronostici» ha dichiarato allegro. «L’età è solo un numero. Ascolto sempre le mie gambe. Al momento mi sento ancora benissimo. In tutta la mia carriera sono stato sottovalutato e ho sempre lavorato per dimostrare il contrario, e ci sono riuscito».

Se impara l’italiano può andare in tv

È significativo che un uomo di Sheffield si sia unito a un club il cui proprietario ha fatto fortuna nel settore del metallo. Vardy non è il primo inglese a pensare di poter insegnare agli italiani come attaccare la profondità. La Cremonese spera che riesca meglio di Danny Dichio o Franz Carr. Fondamentale sarà la disponibilità a imparare la lingua, così da poter seguire le orme di David Platt e Paul Gascoigne. Il primo parlava correntemente l’italiano, dopo aver vestito le maglie di Bari, Sampdoria e Juventus in quattro anni. Con tutta la buona volontà del mondo, è difficile immaginare Vardy andare ancora in gol nel 2029. Quello che però potrebbe fare è aprirsi alle telecamere come Platt e Gazza, regalando un documentario dietro le quinte. Nessuno si aspetta che Vardy realizzi una docuserie di culto, ed è proprio questa la sua occasione. L’inglese potrebbe mostrare a James Richardson come preparare un piatto di pasta base, prendere parte a una gag con una capra protagonista o, quantomeno, invitare Elvis Costello a dare il suo verdetto sul trasferimento: un Brilliant Mistake o semplicemente Beyond Belief.

La Cremonese uno show televisivo

Le potenzialità per uno show televisivo ci sono tutte. La Cremonese è terza in Serie A, con due vittorie in altrettante partite dopo la promozione, inclusa un 2-1 rifilato al Milan a San Siro. Vardy si unisce quindi a una squadra in ascesa e potrebbe debuttare lunedì a Verona, magari al fianco del pronipote di Benito Mussolini, Floriani. Intanto gli hanno già affibbiato il soprannome “StradiVardy”, grazie al legame della sua nuova città con il violino. Se riuscisse a unire i gol all’arte dell’archetto e delle corde, gli scenari sarebbero infiniti. «L’obiettivo principale è restare in Serie A, proprio come era al Leicester» ha tuonato Vardy, lasciando in sospeso la fine della frase. Per il bene di tutti, l’ultima evoluzione della sua carriera merita di essere raccontata in televisione.

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