La Serie A campionato per vecchi è una tendenza che va avanti da parecchi anni (Faz)
Da Klose in poi. E' un campionato attraente, consente di ottenere visibilità senza gli estremi della Premier o della Liga

La Serie A cimitero degli elefanti sta diventando un mantra, sulla stampa internazionale. La meglio vecchiaia del calcio europeo che viene a svernare da noi è un fatto. E la Faz ribadisce: non è mica da oggi, che va così. “Da anni in Serie A si osserva una tendenza: le stelle veterane che altrove hanno raggiunto i propri limiti si trasferiscono in Italia.
L’entusiasmo degli anni ’90 e 2000 ha lasciato il posto a un boom di giocatori anziani. E questo accade da tempo. Il leggendario attaccante Miroslav Klose è stato uno dei primi giocatori più anziani a scoprire le virtù dell’Italia. A 33 anni, ha scelto di trasferirsi alla Lazio nel 2011, dove è rimasto per cinque anni e ha coronato la sua carriera con la vittoria della Coppa del Mondo 2014. Nove anni dopo, un altro attaccante di livello mondiale, Zlatan Ibrahimović , è tornato in Serie A con il Milan. Ibrahimović conosceva l’Italia fin dall’inizio della sua carriera; al Milan, è diventato un giocatore chiave e ha giocato un ruolo chiave nella vittoria del titolo del 2022. Un anno dopo, è diventato il marcatore più anziano in Serie A a 41 anni. Oggi è il consigliere capo del club. Anche Franck Ribéry si è trasferito alla Fiorentina per due anni nel 2019 alla tenera età di 36 anni, prima di concludere la sua carriera a sud del Vesuvio con la Salernitana a 39 anni. A 33 anni, Pedro, tre volte vincitore della Champions League e campione del mondo in carica, si è trasferito alla Roma nel 2020, prima di unirsi ai rivali cittadini della Lazio l’anno successivo. Ora ha 38 anni e ha collezionato 87 presenze (14 gol) con la Lazio. Quest’estate, anche numerosi giocatori veterani si sono trasferiti a sud”.
E poi ci sono i nuovi-vecchi: Modrić, Rabiot, De Bruyne, Immobile, Vardy, Dzeko. “I grandi club stanno attingendo a piene mani ai loro guadagni per i veterani. Modrić guadagna 3,5 milioni di euro netti a stagione, e De Bruyne ancora di più. In termini di rendimento sportivo, la Serie A non è più ai livelli dei decenni passati, ma rimane attraente. Il campionato offre quattro posti in Champions League e può competere a livello internazionale. L’Inter ha raggiunto la finale di Champions League due volte negli ultimi tre anni e l’Atalanta ha battuto il Bayer Leverkusen nella finale di Europa League del 2024. L’atmosfera negli stadi è spesso elettrica e la Serie A continua a promettere visibilità internazionale“.
“In campo la situazione è più tranquilla e misurata rispetto alla Premier League, al campionato spagnolo o alla Bundesliga. I trucchi tattici e i test di valutazione, spesso cauti, giocano ancora un ruolo più importante, un vantaggio nell’autunno di una carriera”.