Scamacca lascia il ritiro della Nazionale per un fastidio al collaterale del ginocchio

Il comunicato della Nazionale: non ha pienamente recuperato dal risentimento con cui è giunto presso il Centro Tecnico Federale. Salterà, dunque, i match contro Estonia e Israele.

Scamacca

Db Berlino (Germania) 29/06/2024 - Euro 2024 / Svizzera-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluca Scamacca

Stamani Gianluca Scamacca ha lasciato il ritiro della Nazionale italiana a Coverciano per un fastidio al collaterale del ginocchio sinistro. E’ quanto anticipato da Sky Sport, prima che arrivasse la nota ufficiale della Nazionale.

Scamacca non sarà disponibile per i match dell’Italia contro Estonia e Israele

Il comunicato recita:

Ultimo allenamento a Coverciano questa mattina per la Nazionale prima della partenza fissata nel pomeriggio per Bergamo, dove domani sera (ore 20.45, diretta su Rai 1) gli Azzurri affronteranno l’Estonia nel terzo incontro del girone di qualificazione al Mondiale. Questa mattina ha intanto lasciato il ritiro Gianluca Scamacca: l’attaccante dell’Atalanta non ha pienamente recuperato dal risentimento con cui è giunto presso il Centro Tecnico Federale, risultando quindi indisponibile per le gare con Estonia e Israele. 

Scamacca aveva risposto alla convocazione di Gattuso nonostante non fosse al meglio della sua condizione fisica, ma il problema al ginocchio non si è risolto e dunque ha dovuto lasciare il ritiro.

L’attaccante: «Volevo essere Ibra, una volta ho mandato in blackout l’intera scuola»

“Era difficile non finire in certi ambienti. Grazie al calcio non mi sono smarrito”.

El Mundo scrive che “per radiografare Scamacca bisogna tornare alla periferia romana e all’origine della fama di attaccabrighe che, a detta dello stesso giocatore, ha da quando aveva 16 anni”. “A scuola ho sempre fatto casini. Un giorno ho tagliato l’elettricità in tutto l’edificio”.

All’età di 16 anni la Roma lo ha ceduto al PSV per 270.000 euro. “L’Olanda è una scuola di calcio. È stata una decisione coraggiosa di cui non mi pento”. ” Se facevo un colpo di tacco mi chiedevano se volevo imitare Ibrahimovic. Mi vedevano strano. E non capivo che per andare a prendere un gelato da loro dovevo dirlo dieci giorni prima”.

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