Eurobasket, la Fiba mette la Spagna fuori dalle favorite. «Ci fa ridere, come se fosse un meme» (El Paìs)

La reazione stizzita degli spagnoli. Nel 2022 successe la stessa cosa e vinsero il titolo a Berlino. Nel 1997 l'ultima volta che è scesa dal podio

Scariolo Virtus Bologna Eurobasket Spagna

Db Milano 18/06/2022 - play off Legabasket serie A / AX Armani Exchange Olimpia Milano-Segafredo Virtus Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Sergio Scariolo

Eurobasket, la Fiba mette la Spagna fuori dalle favorite. «Ci fa ridere, come se fosse un meme» (El Paìs)

Serbia, Germania, Francia, Grecia, Lituania, Turchia, Lettonia, Italia, Finlandia. E Spagna. È l’elenco delle favorite per vincere l’Eurobasket, stilato dalla Fiba (Federazione internazionale basket) che relega la squadra di Sergio Scariolo al decimo posto dei pronostici, nonostante sia l’attuale campione in carica. Giovedì il debutto contro la Georgia a Limassol. Anche nel 2022 partì a fari spenti. L’assenza di grandissime star presenti invece in altre nazionali (Jokic in Serbia, Doncic in Slovenia e Antetokounmpo in Grecia), le assenze per infortunio e i cattivi risultati nella preparazione (cinque sconfitte in sei partite) condannano la Spagna nei pronostici.

Una scarsa considerazione raccontata da El Pais

Eurobasket, la Spagna: «un pronostico che ci fa ridere»

«Ci fa ridere, come se fosse un meme di Twitter», ha commentato ieri il cestista Darío Brizuela dopo l’allenamento mattutino a Cipro, parlando di questa scarsa considerazione da parte del power ranking della Fiba; «abbiamo visto quella classifica e ci ricordiamo che anche nel 2022 era così e abbiamo vinto. Questo per noi è indifferente. Irrilevante. Non dà vittorie, né punti, né vantaggi. Che ci mettano dove vogliono, la competizione ci metterà al nostro posto. Siamo pronti».

Nel 1997 l’ultimo flop

La Spagna ha sempre raggiunto almeno le semifinali di un Eurobasket dal 1999. Vanta quattro titoli continentali: 2009, 2011, 2015 e 2022, tutti con Scariolo), tre secondi posti (1999, 2003 e 2007) e tre terzi posti (2001, 2013 e 2017). La squadra è scesa dal podio solo nel 2005. In questo periodo in cui la Spagna ha conquistato 10 medaglie, la Francia la metà, cinque; la Lituania ne ha quattro; e due a testa per Jugoslavia, Germania, Grecia, Italia, Serbia e Russia. L’ultima volta che la nazionale non ha raggiunto una semifinale è stata nel torneo tenutosi in Catalogna nel 1997. In quell’anno, la metà dei 12 convocati per questo campionato non era ancora nata.

Come è costruita la squadra

Willy Hernangómez (31 anni) e Brizuela (30) superano la trentina, con un’età media di 26 anni e, per la prima volta, senza almeno un rappresentante della grande generazione dopo gli ultimi addii di Rudy e Llull. Anche il numero di presenze in nazionale ha subito un calo. Solo Willy supera le cento (100), seguito da Juancho (81) e Brizuela (66). Josep Puerto e Mario Saint-Supéry (otto) e De Larrea (10) sono i più giovani e si uniscono a Santi Yusta e a Yankuba Sima come i cinque debuttanti in una grande vetrina internazionale.

Sei giocatori si ripetono dall’oro del 2022: Brizuela, López-Arostegui, Parra, Pradilla e i fratelli Hernangómez. E solo uno dei 12, Aldama, milita in Nba. All’assenza già nota per infortunio di Juan Núñez si sono aggiunte quelle di Lorenzo Brown per motivi personali e di Alberto Díaz per problemi fisici.

La “bacchetta” è rimasta nelle mani di De Larrea e Saint-Supéry, due ragazzi di 19 anni con Brizuela nel ruolo di guardia. Si sono ritirati dalla lista anche Alberto Abalde e Ndiaye per infortunio. «Per la prima volta non ho dovuto fare un taglio», si è rassegnato Scariolo dopo aver accettato l’assenza definitiva di Alberto Díaz. «Stiamo recuperando giocatori con poco allenamento e poche sedute nelle gambe. Stiamo tutti, a poco a poco, capendo il nostro ruolo –  ragiona Scariolo – questi avversari, Francia e Germania, hanno una tale forza, un grandissimo talento e una capacità fisica che è normale che prevalgano. I risultati non mi interessano particolarmente. In generale, abbiamo tenuto testa e abbiamo dimostrato che è vero che c’è una differenza fisica evidente, molto grande, ma che abbiamo qualche risorsa per ridurre questa differenza e che la sfrutteremo». Nel suo addio alla nazionale, il tecnico, che dal prossimo anno sarà al Real Madrid,  guida un altro tentativo di rimonta.

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