Raspadori all’Atletico Madrid: «Essere qui per me è un sogno. Colgo questa opportunità perché sono molto ambizioso»

La presentazione: «Venire qui è stata una decisione semplice e istintiva. È un grande club. Simeone mi ha dimostrato quanto crede in me»

Barcellona 17/08/2025 - Liga / Espanyol-Atletico Madrid / foto Pressinphoto/Image Sport nella foto: Giacomo Raspadori

Giacomo Raspadori ha lasciato il Napoli dopo tre anni per trasferirsi all’Atletico Madrid. Ha già esordito nella prima giornata di campionato, entrando a partita in corso, ma la squadra ha perso 0-1. L’italiano ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da giocatore dell’Atletico ai canali ufficiali del club:

«Essere qui per me è un sogno. L’immagine dell’Atletico in Italia è incredibile. Sono orgoglioso di questa tappa. Venire qui è stata una decisione semplice e istintiva. È un grande club. Dall’esterno si percepisce molta passione. L’ho sempre vista in modo molto positivo. Colgo questa opportunità perché sono molto ambizioso, così come lo è il club»

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La presentazione di Raspadori

Sulla sconfitta al debutto:

«Sono molto consapevole: quando si gioca la prima partita, ci si aspetta sempre un debutto perfetto. Non è andata come volevamo, anche se avevamo tutto sotto controllo. Nessuno di noi ha dormito bene, sappiamo quanto importi ai tifosi e ora dobbiamo pensare a sabato: vogliamo vincere e dare il massimo».

Sulla concorrenza:

«Avere così tanti giocatori forti nello stesso ruolo ti fa capire che devi fare sempre di più, migliorare e guadagnarti la tua posizione ogni giorno. Per il mio carattere, è una cosa positiva perché voglio migliorare sempre»

Quali differenze hai percepito tra Serie A e Liga? Il tuo stile di gioco cambierà passando dal Napoli all’Atletico Madrid?

«Sono due campionati diversi, due modi diversi di giocare a calcio. In questi giorni ho visto che la qualità è altissima, c’è molta intensità… È uno dei motivi per cui ho scelto di intraprendere questa nuova esperienza. È un percorso che aspettavo con ansia. Ci sono delle differenze, certo. Forse gli aspetti tattici sono gestiti in modo diverso. Ho molto da imparare, ma sono curioso e ambizioso»

Com’è stata la tua prima conversazione con Simeone? Che impressione ti ha lasciato?

«Quando abbiamo parlato per la prima volta, mi ha dimostrato quanto crede in me come giocatore e ha capito le mie caratteristiche e come sfruttarle in campo. Ha dimostrato di volere un giocatore come me».

Come procede il rapporto con i nuovi compagni? Chi ti ha colpito di più?

«L’impatto è stato molto positivo, come se fossi qui da molto tempo, sono tutti molto umili e, anche se non è mai facile entrare in un nuovo gruppo, è stato tutto molto naturale. Mi sento come se fossi qui da sempre. Griezmann mi ha accolto molto bene, così come il capitano».

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