De Bruyne: «Napoli? Ho deciso un paio di giorni prima della firma. Da giovane non avrei mai pensato di venire in Italia»
A Dazn: «I metodi di Conte? Avrò tempo per imparare tutto. Alla mia età capisci che te la puoi prendere un po' più comoda e non devi per forza imparare tutto in pochi giorni»

Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Kevin de Bruyne
De Bruyne: «Napoli? Ho deciso un paio di giorni prima della firma. Da giovane non avrei mai pensato di venire in Italia»
Dazn ha intervistato Kevin De Bruyne, ecco cosa ha detto la mezz’ala belga.
Ricordi il momento preciso in cui hai fatto la tua scelta?
Leggera pausa… «Un paio di giorni prima della firma. Abbiamo parlato tanto e alla fine non vedevo l’ora si risolvessero tutte le pratiche, a volte sistemare i contratti è difficile. Ero calmo e rilassato, le trattative col Napoli erano ottime e alla fine gli avvocati hanno sistemato le loro cose e io ho dovuto solo aspettare. Ma fortunatamente è andata bene. Mi sentivo di voler venire qui, volevo questo. Probabilmente da giovane non mi sarei mai aspettato di venire in Italia, giocavo in Inghilterra, l’ho fatto per molto tempo e lo adoravo, ero molto felice. Mi sono però ritrovato nella situazione di avere davanti a me tante opzioni da posti diversi nel mondo. Ho parlato con mia moglie, con i miei figli: ho avuto la sensazione che venire qui fosse la scelta migliore da tutti i punti di vista. Ho deciso sulla base delle mie sensazioni ed è difficile da spiegare perché. Tante squadre avevano dei bei progetti e altri aspetti positivi. Ho ritenuto che questa fosse la migliore opzione e opportunità per me e sono felice di aver scelto Napoli».
Le aspettative dei tifosi del Napoli sono altissime su di te, sembra che ti celebrino già solo per il fatto di essere qui.
«Sì, è un po’ strano in effetti, ma è anche bello. Sono esaltati dal vedermi giocare ma d’altro canto è così: sono qui, sono passate due settimane, sto lavorando duro per conoscere al meglio la squadra, iniziare a giocare col gruppo e acquisire knowhow, abituarmi alle strutture. Non ho ancora fatto niente ma continuiamo ad allenarci per giocare bene e per provare a regalare a tutti altre annate positive. Speriamo di poter andare avanti ancora così».
Hai ancora qualche sogno che vuoi realizzare nella tua carriera, nella tua vita, sia come calciatore che come uomo?
«Non lo so, è difficile da dire, hai sempre grandi sogni quando fai il calciatore professionista. Ho sempre cercato di ottenere il massimo da me stesso, sono competitivo e questa è una nuova sfida, devo continuare a spingere, se non avessi avuto questo stimolo non sarei qui. Voglio dimostrare di poter giocare ancora ad un buon livello e il sogno è sempre quello di poter raggiungere l’obiettivo massimo, anche se non so dirti qual è. Penso che abbiamo una buona squadra, tanti buoni giocatori e un buon allenatore, speriamo di riuscire a fare qualcosa di bello».
De Bruyne, i metodi di Conte e la Champions
Il Napoli ha vinto 2 scudetti in 3 anni, il prossimo step èarrivare in fondo alla Champions League. Pensi sia un obiettivo troppo ambizioso o è possibile?
«Ovviamente è ambizioso, ma tutti i grandi club hanno l’obiettivo di andare avanti in Europa e in campionato. Penso sarà un po’ diverso per la squadra, perché l’anno scorso non hanno giocato in Europa mentre quest’anno sì. A,bbiamo Champions e Serie A. Bisogna trovare l’equilibrio per gestire i due impegni, ma il club sta costruendo una buona rosa, abbiamo due giocatori per ogni ruolo e questo ci aiuterà a tenere alta l’intensità per tutta la stagione».
Nella prima conferenza stampa hai detto di non aver avuto tempo di sentire Conte e di non aver studiato i suoi metodi di allenamento. Puoi condividere con noi la tua prima impressione su di lui?
«Penso che sia davvero molto diretto, è uno che chiede tanto ai suoi giocatori, allena in un modo diverso rispetto a ciò a cui ero abituato, ha una diversa filosofia. Sto lavorando bene, ho partecipato a tutte le sedute d’allenamento finora e mi sento molto bene anche se è abbastanza stancante per tutti. Ma è normale, è il ritiro estivo e penso che l’allenatore stia amalgamando i suoi schemi con la squadra. Se osservo dall’esterno, vedo come la squadra si allena, vedo il suo modo di lavorare e i suoi schemi, e avrò tempo per imparare tutto. Alla mia età capisci che te la puoi prendere un po’ più comoda e non devi per forza imparare tutto in pochi giorni. Penso che mi sto inserendo bene con i compagni e ne sono molto felice. Senza fretta, decisamente no».