La variabile Raspadori

È di nuovo sul mercato, per la terza volta, eppure per la terza volta potrebbe risultare l'uomo in più, quello che garantisce variazioni tattiche inizialmente non previste

Billing Raspadori

Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

La variabile Raspadori

Uno, “Ndoye” e tre. La battuta viene facile per dire che è finalmente finita la seconda estenuante telenovela del calciomercato azzurro dopo quella di Osimhen: lo svizzero, valutato il doppio del suo valore reale, vola in Inghilterra. E ora? Tanti nomi, il mister X e una sola certezza: la variabile Raspadori.

Per la terza volta consecutiva Jack è sul mercato e ancora una volta potrebbe non solo non muoversi da qui ma essere decisivo per la flessibilità tattica del Napoli scudettato. Il mercato dice che Antonio Conte partirà con il 4-3-3 ma sa benissimo che non basta perché in una stagione lunga e faticosa potrebbero esserci imprevisti e necessità. Lo conferma il febbraio scorso quando infortuni e cessioni lo portarono a un 3-5-2 che si trasformava anche in un 3-4-1-2. E chi era la chiave tattica? Giacomo con il numero 81.

Nella partita contro il Catanzaro, il coach british-pugliese ha mostrato l’idea tattica che potrebbe coinvolgere il Napoli in alcune gare: un 4-3-3 pronto a trasformarsi in 4-2-4 con Raspadori seconda punta. Non è facile trovare quei calciatori che hanno la duttilità per variazioni di modulo anche a gara in corso e Jack offre queste garanzie. E non è un caso che lui, insieme ad almeno altri 5 azzurri, potrebbe formare il “blocco nazionale” per Gattuso.

Lui come il ritrovato Neres rappresentano due acquisti “interni” che Conte può ritrovare e coccolare. Poi arriverà qualcuno tra Chiesa, Nusa, Sancho o chissà quale mister X ma Raspadori rappresenta una risorsa che si può lasciare andar via solo di fronte a un affare importante perché dei ruoli da 9 e mezzo alla Jack in giro ce ne sono davvero pochi.

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