Lo schiaffo al Roland Garros ha insegnato a Sinner come invertire la sorte (El Pais)
Proprio come la squalifica non ha destabilizzato la sua carriera. Dopo il torneo francese, ha riposato facendo barbecue e giocando a ping pong. Poi ha lavorato duramente in allenamento.

Italy's Jannik Sinner kisses the winner's trophy as he poses for pictures following his victory against Spain's Carlos Alcaraz at the end of their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2025 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 13, 2025. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
El Pais ha provato a ipotizzare le chiavi della rinascita di Jannik Sinner: barbecue, ping pong e tanto lavoro. Contro Carlos Alcaraz nella finale a Wimbledon, vinta 4-6 6-4 6-4 6-4, ha dato prova della sua forza mentale e dell’impegno costante che ha messo sino ad ora negli allenamenti.
Lo schiaffo del Roland Garros ha insegnato a Sinner come invertire la sorte
Il quotidiano spagnolo scrive:
Jannik Sinner ha la virtù di dimostrarsi sempre corretto ed esemplare giorno per giorno, indicato spesso come modello per le sue prestazioni sia in allenamento che sul campo. La sua carriera ha subito una svolta spiacevole circa un anno fa, quando risultò positivo al clostebol, che gli è costato una squalifica di tre mesi. Ma è rimasto sempre lo stesso Sinner. Il ragazzo che si comporta esattamente allo stesso modo di come compete: concentrato, nel silenzio. Così, nello stesso modo in cui la squalifica non ha destabilizzato un la sua carriera, ma piuttosto il contrario, lo schiaffo ricevuto l’8 giugno a Parigi da Alcaraz, è stato interpretato dall’italiano come una lezione per invertire la sorte. Il numero uno parla costantemente di lavoro e crescita.
Il fatto è che dopo aver perso contro Alcaraz al Roland Garros, si è preso una pausa per liberare la mente e poi ha raddoppiato il suo impegno in allenamento. «Dopo quello che è successo in Francia abbiamo fatto un barbecue e ho giocato a ping pong con i miei amici. Poi ho perso a Halle, qualcosa che non era previsto, ma è stato utile avere un’altra settimana di preparazione», ha dichiarato. «L’unica soluzione a tutto è stato sempre migliorare. Ho accettato le cose e ho iniziato ad allenarmi con molta intensità. Non volevo affondare». Ora sta già seguendo le orme dei suoi giganti precedenti. Con sette titoli ottenuti tra il 2024 e il 2025, si avvicina a Djokovic e Nadal tra il 2010 e il 2020, e Federer (undici tra il 2005 e il 2007).