Crystal Palace fuori dall’Europa League, Parish: «Il ricorso è una delle opzioni» (Guardian)
Il presidente Steve Parish parla di «una delle più grandi ingiustizie nel calcio europeo». Al centro della vicenda, il doppio ruolo dell’azionista Textor.

Olympique Lyonnais' (OL) US President John Textor looks on from the stands prior to the French L1 football match between AS Monaco and Olympique Lyonnais (OL) at the Louis II Stadium (Stade Louis II) in the Principality of Monaco on May 10, 2025. CLEMENT MAHOUDEAU / AFP
L’esclusione del Crystal Palace dall’Europa League ha suscitato una dura reazione del presidente Steve Parish. Al centro della vicenda, il ruolo dell’azionista di maggioranza John Textor, anche proprietario del Lione. Lo racconta il Guardian:
La reazione del presidente del Crystal Palace:
Il Guardian riporta: «Il presidente del Palace, Steve Parish, ha definito la decisione “probabilmente una delle più grandi ingiustizie mai verificatesi nel calcio europeo”. E ha affermato che il club è intenzionato a fare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas). “Siamo devastati – penso sia un giorno nero per il calcio”, ha dichiarato Parish a Sky Sports. “Credo che la maggior parte dei tifosi, quelli con un minimo di buon senso, vedranno in questa decisione un’ingiustizia terribile per il nostro club. Il ricorso è una delle opzioni sul tavolo. Ma ciò che preferiremmo davvero è che qualcuno intervenisse nel processo. Crediamo sia possibile che [il presidente della Uefa Aleksander] Ceferin o qualcun altro possa farlo”».
I motivi della retrocessione:
Secondo Ed Aarons e Nick Ames: «Il Nottingham Forest è in attesa di essere promosso dalla Conference League per prendere il posto del Crystal Palace in Europa League. Ma la Uefa aspetterà la conclusione di eventuali procedimenti legali prima di fare un annuncio ufficiale. Il provvedimento era nell’aria dopo che il Lione ha vinto il ricorso contro la retrocessione in Ligue 2 questa settimana, ottenendo così il via libera per partecipare al torneo. I club con la stessa proprietà non possono partecipare alla stessa competizione Uefa se un individuo o un gruppo proprietario è ritenuto avere un’influenza determinante su più di una delle squadre coinvolte. La posizione in classifica superiore del Lione nella scorsa stagione gli conferisce la precedenza per il posto in Europa League».
Textor non ha rispettato le scadenze:
Il giornale conclude: «John Textor è il principale azionista del Crystal Palace e il proprietario del Lione. La scadenza del 1° marzo per risolvere le questioni legate alla multi-club ownership non è stata rispettata. E, sebbene Textor abbia recentemente raggiunto un accordo per vendere le sue quote del Palace al miliardario statunitense Woody Johnson, l’operazione non è stata ancora completata ed è stata considerata tardiva. In un comunicato, la Uefa ha dichiarato che il suo organismo di controllo finanziario ha concluso che i criteri relativi alla proprietà multipla di club sono stati violati. E ha deciso “di rifiutare l’ammissione del Crystal Palace all’Europa League 2025-26 e di accettare l’ammissione del Crystal Palace alla Conference League 2025-26” (…) Giovedì, Textor aveva dichiarato a TalkSport: “Perché avrei dovuto trasferire i miei interessi in un trust prima di marzo, se la regola dice che è necessario farlo solo se si ha un’influenza decisiva? Io non ce l’ho”».