E se la Ferrari prendesse Horner al posto di Vasseur?
La sensazione è che, ad oggi, tutti preferirebbero Horner a Vasseur. Il francese è un team principal accettato solo perché secondo l'opinione generale bisognava mandare via Mattia Binotto

Red Bull Racing's British team principal Christian Horner looks on during the third practice session for the Abu Dhabi Formula One Grand Prix at the Yas Marina Circuit in the Emirati city on November 25, 2023. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)
Era già da qualche tempo che le cose non andavano. Che in casa Red Bull c’erano frizioni e musi lunghi, sinonimi inequivocabili di un malessere dalla durata (almeno) biennale: il caso di molestie sessuali, il litigio con “Sir” Jos Verstappen, le incomprensioni con Helmut Marko. Christian Horner si era fatto ormai terra bruciata intorno a sé, e quando i risultati non arrivano – si sa – la situazione si complica sempre di più.
Red Bull, via Horner dentro Mekies: occasione Ferrari?
Il manager britannico è stato licenziato con effetto immediato dopo il weekend di Formula 1 in Gran Bretagna. Al suo posto arriverà l’ex Ferrari e Visa Cash App (la scuderia satellite della Red Bull) Laurent Mekies. Horner lascia il team austriaco dopo circa vent’anni di militanza, vittima del suo stesso personaggio.
Un personaggio che però, al di là di tutto, rappresenta pur sempre un’eccellenza nel paddock iridato, dove la Ferrari agonizza vittima di una leadership tale da inanellare oltre quindici anni di insuccessi. Che il team di Maranello stimi Horner è sotto gli occhi di tutti, che il 51enne di Leamington Spa piacciano le sfide pure. E allora, la domanda sorge spontanea: siamo all’inizio di una nuova era per il Cavallino Rampante?
Horner in Ferrari? Chissà…
La sensazione è che, ad oggi, tutti preferirebbero Horner a Vasseur. Il francese è un team principal accettato solo perché secondo l’opinione generale bisognava mandare via Mattia Binotto (che intanto si sta prendendo le sue soddisfazioni in Sauber), ma non ha mai acceso la piazza o ottenuto risultati importanti.
Quel che c’è di vero nelle indiscrezioni che circolano in queste ore, lo vedremo. La certezza, invece, è che l’ormai ex leader della Red Bull rappresenta un’occasione forse irripetibile per la compagine di Maranello: dopo Hamilton, probabilmente sarebbe arrivato il momento di osare quel qualcosa in più. Andare oltre, affidarsi a chi, volesse il cielo, potrebbe aprire un nuovo ciclo vincente.