Girelli: «Eccessivo il paragone con Del Piero. Dopo il Portogallo c’è stata un po’ di amarezza»
Alla Gazzetta: «L’appoggio della Figc non è mai mancato e, quando si è deciso di cambiare guida tecnica, è stata fatta la scelta giusta. Soncin ci ha dato subito un’impronta».

Mf Ginevra 07/07/2025 - Europeo femminile 2025 / Francia-Inghilterra / foto Michele Finessi/Image Sport nella foto: esultanza gol Cristiana Girelli
Cristiana Girelli, capitana dell’Italia femminile a Euro 2025, ha parlato dopo il match contro il Portogallo che l’ha vista protagonista con uno splendido gol. La sua intervista alla Gazzetta dello Sport.
Girelli: «Eccessivo il paragone con Del Piero. Dopo il Portogallo c’è stata un po’ di amarezza»
Per il suo gol contro il Portogallo è stato fatto un paragone con Del Piero…
Girelli: «Mi pare eccessivo».
È vero che avete ancora il destino nelle vostre mani, ma avrà vissuto una notte piena di dubbi…
«No, però c’è stata un po’ di amarezza. Avremmo voluto affrontare la partita con la Spagna a punteggio pieno. Questo però è un girone equilibrato, più difficile di quello che avevamo affrontato in Inghilterra. L’unico dubbio che mi sono posta dopo la partita è stato: in questo momento, vorrei essere una giocatrice del Portogallo o dell’Italia? La risposta può immaginarla. Sapevamo che il Portogallo è forte: bisognava essere lucide come lo siamo state contro il Belgio.»
Problemi in attacco?
«Siamo meno ciniche del solito. Ma contro il Portogallo, senza la pressione dell’esordio, siamo partite meglio. È vero, due partite, due gol, con tutto quello che creiamo… Non si può negare che si possa fare di più».
L’abbraccio con Barbara Bonansea al momento del cambio è stato significativo…
Girelli: «Quando è entrata ho detto “Barbara, pensaci tu”. E infatti stava per riuscirci. Nell’ultima azione mi sono detta “Se succede…”; lo speravo anche per lei, fa parte della generazione che ha sempre trainato questa Nazionale».
Il presidente Gravina le ha fatto un complimento: ha detto che lei è un esempio di longevità e di attaccamento alla Nazionale…
«Lo ringrazio, i complimenti fanno sempre piacere. Ma non credo ci sia nemmeno bisogno di alimentare l’amore che provo per questa maglia: è frutto della passione che ho per il calcio e dei sacrifici fatti per essere qui, al massimo della forma. È anche il risultato della fiducia che mi sta dando l’allenatore e del clima che si respira in questo gruppo. Questa maglia, per me, è come una seconda pelle.»
Quali sono stati i passi avanti più importanti dopo il disastro dell’Europeo e del Mondiale 2023?
«Notevoli ed evidenti. Sono cresciute consapevolezza e fiducia. Ci siamo guadagnate anche un certo rispetto da parte delle altre squadre, e siamo migliorate nel gioco e nell’intensità. L’appoggio della Federazione non è mai mancato e, quando si è deciso di cambiare guida tecnica, è stata fatta la scelta giusta. Soncin ci ha dato subito un’impronta. Nessuno si aspettava di vedere come ct un allenatore che non aveva mai lavorato nel calcio femminile, e invece hanno fatto un grandissimo lavoro».