Coni, ha vinto Buonfiglio il napoletano sponsorizzato da Malagò
Dal 2005 alla guida della Federcanoa e vicepresidente di Malagò al Coni dal 2013 al 2018. Ha ottenuto 47 voti e battuto Pancalli

Picture taken 11 October 2006 shows a Logo of CONI (Italian National Olympic Committee) at the Olympic Stadium in Rome, 11 october 2006. The Italian soccer teams involved in the scandal, Juventus were relegated to Italy's second division (Serie B) and made to start on minus 17 points for their part in rigging matches in the 2004-05 season, AC Milan, Fiorentina and Lazio all kept their Serie A status but were deducted points, made last chance in team's final appeal to the Italian Olympic Committee's Court of Arbitration. AFP PHOTO / ANDREAS SOLARO (Photo by ANDREAS SOLARO / AFP)
Luciano Buonfiglio è stato eletto come nuovo presidente del Coni per il quadriennio 2025-2028, prendendo il posto dell’uscente Giovanni Malagò. Ha ottenuto 47 voti (alla prima tornata ne bastavano 41) su 81, battendo Luca Pancalli, con 34 preferenze.
Ex canoista azzurro, nel 1976 ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal, venendo eliminato ai ripescaggi.
Buonfiglio è il nuovo presidente del Coni
Il Giornale scriveva di lui nell’edizione di ieri:
Il napoletano Luciano Buonfiglio, 74 anni, dal 2005 alla guida della Federazione italiana canoa e kayak e vicepresidente del Coni dal 2013 al 2018 sotto la presidenza proprio di Malagò, di cui rappresenterebbe la continuità.
Inoltre, il quotidiano aveva riportato le sue parole per la candidatura alla presidenza:
«Ho ricoperto tutti i ruoli nel mondo sportivo e voglio contribuire all’evoluzione del Coni. E ho raccolto le istanze, i contributi e le osservazioni di tutti. Mi sono confrontato con tanti presidenti federali, soprattutto i neoeletti. Ho sentito le atlete e gli atleti, i tecnici. Ho incontrato i rappresentanti dei Coni provinciali e regionali perché dobbiamo dedicare tanta attenzione al territorio. Se c’è un settore che va bene è proprio lo sport italiano, il brand del Coni è in assoluto uno dei marchi più riconosciuti al mondo. Dobbiamo però creare uno sportello di servizi per supportare e aiutare tutti gli attori a superare gli ostacoli burocratici.
Alleanze? Come dico sempre questo non è il mio programma ma il “nostro” programma perché nasce dal contributo di tutte le componenti del Consiglio Nazionale. Io sono un uomo di sport e avere qualcuno che fa il tifo per me non mi dispiace. L’idea di evoluzione del Coni che abbiamo non può trascendere dall’esperienza di grandi dirigenti che hanno contribuito alla crescita dello sport».