Dazn andava in crisi per lo streaming della Serie A, come farà col Mondiale per club? (New York Times)
Il Nyt racconta la folle scommessa di Dazn, che grazie a Fifa (e Arabia Saudita) vorrebbe arrivare a un miliardo di utenti in 10 anni". Per dire, Spotify ne ha 600 milioni

Milano 25/04/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: stemma Dazn
Dazn trasmetterà il Mondiale per Club in tutto il mondo, in cambio di un miliardo di dollari. Secondo la Fifa, si tratta di un “accordo storico”: tutte le 63 partite saranno gratuite per chi si registra all’app, e Gianni Infantino la descrive come “il torneo calcistico per club più accessibile di sempre”.
Ma la scelta del partner ha fatto sollevare più di un sopracciglio, usando un enorme eufemismo. Dazn potrebbe considerarsi l’unica piattaforma di streaming sportivo globale, ma in molte parti del mondo è sconosciuta”, scrive il New York Times.
Per Dazn, si tratta di un all-in: un colpo da cui potrebbe uscire gloriosamente trasformata o tragicamente ridimensionata. “Non lo consideriamo un rischio, anzi, una grande opportunità”, dice il dirigente Pete Oliver. Obiettivo dichiarato: riposizionare globalmente l’azienda. Il problema? Dazn è una macchina che perde soldi a velocità siderale – continua il Nyt. solo nel 2023 ha bruciato 1,4 miliardi di dollari, nonostante un fatturato di 2,9. Dal 2015 a oggi, il patron Len Blavatnik ha iniettato 6,7 miliardi nel progetto. Ma sembra crederci ancora: a dicembre ha annunciato l’acquisto del gruppo Foxtel (Australia) per 2,2 miliardi, mentre a febbraio è arrivato l’investimento saudita del Public Investment Fund arabo per un altro miliardo.
La coincidenza tra l’investimento saudita e l’accordo con la Fifa ha scatenato sospetti: il triangolo tra Dazn, Arabia Saudita e Fifa, puzza di sincronia perfetta. La Fifa era disperata. Nessuno voleva puntare su un torneo senza tradizione. Nemmeno Apple. E allora ecco Dazn, che compra tutto in blocco e rivende: ha sublicenziato i diritti a Tnt negli Stati Uniti, a Channel 5 nel Regno Unito, con l’idea di incassare centinaia di milioni.
Inevitabile la domanda sulla tenuta della piattaforma: tra il 2021 e il 2022 Dazn ha fatto infuriare gli italiani con streaming ballerini della Serie A. Ma ora promette: “Abbiamo simulato la visione simultanea di 300 milioni di persone”.
L’ambizione è dichiarata: “Oltre 100 milioni di spettatori per il torneo, un miliardo di utenti entro il prossimo decennio”. Per fare un paragone: Spotify è fermo a 600 milioni. E Dazn vuole superarlo. Auguri.