L’Italia che si lascia dietro Spalletti è un cumulo di macerie, ma è anche colpa di Mancini (Süddeutsche)

Claudio Ranieri, "uno che ha vinto il campionato inglese con il Leicester City nel 2016 e che più recentemente ha rilanciato la Roma è certamente in grado di compiere il miracolo"

Italia Spalletti

Dc Milano 20/03/2025 - Nations League / Italia-Germania / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

“È stato dignitoso, il più dignitoso possibile”, l’addio di Spalletti secondo la Süddeutsche Zeitung. Anche se secondo il giornale tedesco “l’approccio della federazione rimane peculiare. Le bizzarre circostanze della separazione non hanno fatto altro che testimoniare la grandezza di Spalletti, a cui a volte mancavano energie ma mai parole“. Il fatto è: la squadra italiana che Spalletti lascia dietro di sé è “un cumulo di macerie”.

La Sz cerca di spiegare ai suoi lettori lo stato d’animo dei tifosi italiani: “Come una nube oscura e tempestosa. Per dare un’idea approssimativa del culmine della caduta: chiunque ricordi la grande distanza tra la nazionale tedesca e i suoi tifosi dopo le deludenti prestazioni ai Mondiali del 2018 e del 2022, dovrebbe immaginare cosa sarebbe successo se la Germania non si fosse nemmeno qualificata per quei tornei”. Ecco.

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Molte persone hanno avuto un ruolo in questo allontanamento, ma soprattutto due allenatori. Primo fra tutti, Roberto Mancini, spesso elogiato per i suoi successi nel guidare una brillante Italia agli Europei del 2021. Ma quel titolo deve ora essere visto più come uno scivolone. Mancini è stato anche responsabile della mancata partecipazione a un Mondiale e di una mancanza di crescita. Inoltre, la sua brusca partenza per il paradiso degli stipendi dell’Arabia Saudita ha alimentato dubbi sul carattere degli allenatori. I tifosi gli erano rimasti fedeli nonostante le delusioni sportive nei mesi successivi al titolo europeo: Mancini li ha ringraziati cedendo alla tentazione del denaro nell’agosto 2023″.

Quello di Spalletti è stato “un esperimento, perché Spalletti si è rifiutato di accettare un approccio più semplice al calcio da ct della nazionale, come era riuscito a fare, ad esempio, Julian Nagelsmann dopo le iniziali difficoltà in Germania. Lo stile di gioco di Spalletti appariva troppo complesso, inattuabile e immaturo”.

Ora l’Italia “ha bisogno di un taumaturgo che possa garantire la partecipazione ai Mondiali a breve termine e, oltre a ciò, ricucire i rapporti tra il paese e la nazionale”. Claudio Ranieri, secondo la Sz, “uno che ha vinto il campionato inglese con il Leicester City nel 2016 e che più recentemente ha rilanciato la Roma sarebbe certamente in grado di compiere un miracolo”.

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