Nel buco nero della Lazio una sola fiammata, a Milano per consegnare lo scudetto al Napoli

L'eliminazione contro il Bodoe Glimt ha tolto certezze. Baroni è più fuori che dentro. Eppure il Napoli (come l'Inter) non dimenticherà mai né lui né Pedro

Pedro Juventus, Lazio

Db Milano 18/05/2025 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Pedro

La brutta sconfitta interna contro il Lecce ha certificato il fallimento stagionale della Lazio, che il prossimo anno – dopo otto partecipazioni consecutive – non giocherà le coppe europee. Poco fa, il club capitolino si è scusato con i tifosi biancocelesti pubblicando una nota sul proprio sito ufficiale. Addirittura il tecnico Baroni è in bilico, più fuori che dentro i programmi futuri del club biancoceleste.

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Il crollo mentale della Lazio

“Prima ancora di ringraziarvi per il sostegno costante, sentiamo il dovere di chiedervi scusa per questo finale di stagione che ha compromesso, irrimediabilmente, quanto di buono era stato costruito”, si legge nella nota.

E in effetti la Lazio era partita anche bene, rendendosi protagonista di una prima parte di campionato esaltante. Poi il crollo, che soprattutto negli ultimi mesi ha assunto tratti quasi verticali: l’eliminazione in Europa League contro il Bodoe Glimt ai rigori (dopo la sconfitta per 2-0 all’andata) ha tolto certezze, che non sono più tornate.

“Salvaguarderemo quanto di positivo questa stagione ci ha comunque lasciato, quei 65 punti conquistati e la determinazione mostrata fino alla fine, ma analizzeremo con attenzione tutto ciò che non ha funzionato”, recita il comunicato.

Il crollo è stato mentale, e di conseguenza tecnico. La Lazio ha vinto soltanto due delle ultime sette partite di Serie A (contro Genoa ed Empoli, entrambe in trasferta), ma paradossalmente l’unica in cui ha offerto una buona prestazione è quella pareggiata contro l’Inter a San Siro. Una sfida valsa lo scudetto al Napoli, e ai biancocelesti l’illusione di poter raggiungere il quarto posto. In fin dei conti, di positivo nella stagione laziale c’è solo lo scudetto consegnato alla squadra di Conte.

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