«Amore mio, da quando stiamo insieme questo è il secondo scudetto. Se mi sposi, puntiamo alla Champions»
Conte l'ha fatto di nuovo. È il più bello dopo il primo. Ha vinto la squadra migliore, quella arrivata alla fine con Oliveira centrale, senza Lobo e Spinazzola ala sinistra.

Napoli's Italian defender #22 Giovanni Di Lorenzo lifts the trophy with teammates during a ceremony for the Italian Champions following the Italian Serie A football match between Napoli and Cagliari at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on May 23, 2025. (Photo by Carlo Hermann / AFP)
22.48 del 23.05 i numeri sono segni. Il quarto nel nome del nostro numero OTTO sotto l’egida eterna del DIECI.
Napoli regna in Italia con il suo quarto Scudetto.
La tensione è amica della paura, d’altra parte, a meno uno ci sono gi ingiocabili. Non sanno più cosa attingere dal vaso dei luoghi comuni per colpirci. Sono solo le cinque del mattino è siamo tutti svegli.
Pronti via ed il Maradona è una meravigliosa anima condivisa, civile e innamorato. Avanti Scugnizzi è un messaggio ed una carezza a quelle Quattro Giornate che ci resero immortali.
Giacomino nostro è indemoniato. Ci prova subito, fuori di poco.
Siamo sul pezzo. Siamo reattivi. Siano circondati da pezze di stoffa pronte per essere cucite.
Spinazzola vola bruciando Augello. Billy prima e Matteo poi strozzano in gola l’urlo. Non si passa.
Amiir il grande si trasforma in Bruno Giordano ma Sherri gli nega il vantaggio.
Intanto gli ingiocabili segnano a Como e un sardo colpisce con un cazzotto Jack nostro. Non si usi il Var, per carità, un’altra settimana di pianti milanesi sarebbe patetica.
Minuto 42. Il pallone dipinto da Matteo raggiunge lo spazio in cui Scott decide di sciogliere la paura, come in una processione profana e vola a suonare le campane al Duomo di Napoli e di Milano.
SanGenTominay, l’uomo che ci ha condotti a sttapparlo agli altri.
Uno a zero
Sta succedendo sul serio.
Fine primo tempo
Sintesi: «Amore mio, da quando stiamo insieme questo è il secondo. Se mi sposi, puntiamo alla Champions»
L’amore ai tempi di Scott.
Ripresa. Il Cagliari decide di togliere il pullman. Gilmour lì manda a cercare parcheggio a Piazzale Tecchio. Meret l’ascolta alla radio.
Amiiir da.quaranta metri per Big Rom che si trascina difensori e popolo sulle spalle. Goool Gool Gool, Romelu la chiude, si inginocchia sotto la Curva A, si prende il suo momento, ci porta direttamente a piangere di gioia in ogni angolo del mondo dove si parla la lingua napoletana
Due a zero.
È attesa, è capodanno, è Neres che per poco non segna il terzo. È il sospiro degli amanti che si ritrovano dopo anni di lontananza.
Non c’è più partita.
Conte l’ha fatta di nuovo. È il più bello dopo il primo. Ha vinto la squadra migliore, quella arrivata alla fine con Oliveira centrale, senza Lobo e Spinazzola ala sinistra.
Siamo Campioni di Italia, il simbolo del Quarto Stato, che compatto, ha Resistito fino alla conquista del potere.