Il pareggio più bello della nostra vita
Due pareggi lasciano il Napoli in testa alla classifica. Viva Pedro, gli faremo una statua. Il Napoli ci ha provato ma è mancato il guizzo

Mg Parma 18/05/2025 - campionato di calcio serie A / Parma-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giacomo Raspadori-Mandela Keita
Il pareggio più bello della nostra vita.
Non è vero che nella vita non esiste il pareggio. Esiste ed è meraviglioso. Anche un pareggio può avvicinarti allo scudetto il quarto della tua storia. Il Napoli fa 0-0 a Parma sul campo di un Parma ostico, coriaceo, combattivo, (si può dire cacacazzo?), insomma rognoso. Ma l’Inter a Milan non riesce ad andare oltre il 2-2, si divora il doppio vantaggio grazie a Pedro autentico fuoriclasse cantato con anni di anticipo dalla immensa Raffaella Carrà che aveva capito tutto. Gli faremo una statua (a Pedro, volendo anche a Raffaella).
E quindi il Napoli resta in testa con un punto di vantaggio a una giornata dalla fine. Che gli azzurri giocheranno in casa contro il Cagliari ormai salvo mentre l’Inter andrà a Como.
È un finale al rallentatore, con due squadre esauste. Un po’ come Rocky II quando sia Rocky sia Apollo vanno al tappeto all’ultimo round. È una volata ciclistica al rallentatore.
Al Napoli alla fina va di lusso. L’incubo si stava materializzando. Anzi, a un certo punto si era materializzato. L’Inter stava battendo 2-1 la Lazio e il Napoli non riusciva a sfondare. Conte nervosissimo, come mai quest’anno. È stato espulso, come del resto Inzaghi e Baroni a Milano. Hanno più energie gli allenatori dei calciatori.
Lo sappiamo, dovremmo commentare la partita di Parma. Che si è giocato al Tardini a tinte azzurre. Si sono sentiti solo i tifosi del Napoli. Il Napoli a Parma ha giocato la sua partita, ovviamente con i limiti che conosciamo ma anche con la generosità apprezzata tutto l’anno. La squadra di Chivu non ha concesso nulla. Ha messo in atto un pressing asfissiante che infatti si è fatto sentire nelle gambe nel secondo tempo. Il Napoli è stato anche un po’ sfortunato, diremmo se credessimo alla fortuna in queste occasioni. Non ci crediamo. Comunque Anguissa ha colpito un palo al termine di un’azione che avrebbe meritato il gol. Politano ha colpito la parte superiore della traversa. McTominay ha calciato una punizione all’incrocio dei pali, ma Suzuki ci è arrivato.
Il Napoli ha premuto ma alla Napoli. Senza guizzi, da caterpillar. Ma non ha mai sfondato. A nostro avviso ogni critica a questo punto non è solo fuori luogo, proprio non ha senso. Bisogna recuperare le energie per la prossima partita e provare in qualche modo a portarla a casa. Bisogna buttare quella palla dentro, una sorta di Rollerball dei tempi nostri. Meno violento ovviamente, ma non meno angosciante. Alla fine c’è stato anche il thrilling supplementare con un rigore prima assegnato al Napoli e poi revocato per un fallo di Simeone.
È stata una serata da cuori forti, come del resto tutto il campionato. Ma il Napoli è ancora vivo. Una menziona la meritano McTominay e Anguissa che hanno giocato una partita gigantesca. Di cuore, gambe e intelligenza tattica.