Pogba può patteggiare, subirà un processo penale: deve spiegare da chi ha preso la sostanza (Corsera)
Sarà interrogato da un pubblico ministero: ha preso un prodotto dopante o un integratore (proibito) di cui in Italia è vietata la vendita

Db Torino 14/05/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paul Pogba
Pogba può patteggiare, scrive il Corriere della Sera che aggiunge: anche la giustizia penale si occuperà del caso.
Che sostanza avrebbe assunto Pogba? Due possibilità, secondo gli esperti: un prodotto dopante (atto insensato, vista l’accuratezza dei controlli) o un integratore (proibito) di cui in Italia è vietata anche la vendita perché a differenza di anabolizzanti come il clostebol (contenuto in alcune pomate, vedi il caso Palomino) o il clenbuterolo (carne) il testosterone non è un contaminante abituale e non può essere associato a un utilizzo terapeutico (Tue) per curare una patologia, come altri prodotti.
Per non rischiare il massimo della pena (4 anni) Pogba dovrà spiegare al Tribunale Antidoping come (anche non intenzionalmente), dove e da chi ha assunto la sostanza trovata nelle sue urine o collaborare con la giustizia, magari rinunciando alle controanalisi. Le stesse domande della Procura Antidoping le porrà a breve a Pogba un pubblico ministero (a Udine o Torino) perché il doping in Italia è un reato penale per chi lo assume, lo procaccia o lo copre.