Mancini sarà stato sollevato dal fatto che lo stadio del Newcastle fosse vuoto… (Guardian)

Peccato che al ct non sia stato permesso di parlare nel post partita, per dettagliare il suo progetto per la gloria, estremamente difficile

Mancini Arabia Saudita calcio arabo

Saudi Arabia's Italian coach Roberto Mancini attends the international friendly football match between Saudi Arabia and Costa Rica at St James' Park in Newcastle-upon-Tyne, northeast England, on September 8, 2023. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

L’avventura dell’ex ct dell’Italia, Roberto Mancini, sulla panchina della Nazionale dell’Arabia Saudita è iniziata con una sconfitta 3-1 contro il Costa Rica nell’amichevole giocata allo stadio del Newcastle. Lo stadio è rimasto praticamente vuoto. Sugli spalti non c’era nessuno: un po’ perché lo spettacolo non è stato ritenuto all’altezza, un po’ (tanto) perché tra i tifosi del Newcastle sta crescendo la protesta nei confronti del regime saudita nonostante siano proprietari della squadra che oggi milita in Champions League.

Il Guardian racconta la serata, a partire dalla musica araba negli altoparlanti dello stadio. Il Newcastle è per l’80% di proprietà saudita, è stato come se una parte cospicua del Medio Oriente si fosse trasferita in Inghilterra.

“Con l’avvicinarsi del calcio d’inizio e una miscela di pop arabo e musica Khaleeji con influenze beduine che si diffondeva dall’impianto audio dello stadio, è diventato sempre più chiaro che non si trattava di una partita normale. Fuori da St James’ Park, l’arabo era la lingua dominante mentre gruppi di giovani uomini dell’Arabia Saudita, molti vestiti con immacolati thawb bianchi sormontati da ghutras a scacchi bianchi e rossi, si aggiravano chiacchierando e scattando selfie. In una mite notte di settembre era come se una parte del Medio Oriente fosse stata trapiantata a Tyneside”.

La prima partita di Roberto Mancini come ct dell’Arabia è iniziata così, e con la protesta dei tifosi inglesi contro l’atroce situazione dei diritti umani nel Paese, all’esterno dello stadio. Dentro, lo stadio era quasi vuoto. E forse per Mancini è stato un sollievo, scrive il Guardian.

“L’idea originale era che la manifestazione si svolgesse nell’area dello stadio tra le statue di Sir Bobby Robson e Alan Shearer, ma i dirigenti del club hanno chiesto che i manifestanti rimanessero fuori dal perimetro del St James. Una volta dentro il campo, si poteva vedere una figura estremamente familiare e perfettamente curata in piedi, in contemplazione, nella panchina normalmente occupata da Eddie Howe. A metà tempo Mancini era probabilmente sollevato dal fatto che l’arena da 52.000 posti era piena solo per un decimo”.  

Il Costa Rica ha rovinato il debutto di Mancini. Debutto che si è concluso, oltre che con la sconfitta, anche con il governo saudita che ha negato al ct la conferenza stampa.

“la defezione di Mancini ha infastidito, per non dire sconcertato, molti italiani. Una troupe televisiva era debitamente arrivata da Milano per interrogarlo sulla questione, ma i giornalisti sono stati informati che il governo saudita – in particolare il Ministero dello Sport – aveva decretato che Mancini e i suoi giocatori non potessero parlare con i media. L’unica eccezione è stata una breve intervista manageriale post partita con l’emittente ospitante, Pitch International. Forse il governo di Riad non voleva che Mancini venisse interrogato sul numero delle esecuzioni nel suo Paese di adozione o sull’esperienza di Loujain al-Hathloul, la cui ricompensa per aver guidato la campagna che ha visto revocato il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita nel 2018 è stata quella di essere stata torturata e aver trascorso 1.001 giorni di carcere per presunta violazione della legge antiterrorismo”.

Proprio dalla sorella di Loujain, Lina, attivista saudita per i diritti umani, è arrivata l’esortazione ai tifosi del Newcastle a fare pressione sul regime saudita. In tanti l’hanno ascoltata, anche se tra i tifosi inglesi ce ne sono stati anche tanti ad applaudire l’Arabia, cosa che ha fatto sicuramente piacere all’amministratore delegato del club Darren Eales, che ha la missione di rendere il Newcastle «il club estero più supportato dell’Arabia Saudita».

Il Guardian scrive:

“Questo compito appare leggermente più semplice della sfida che deve affrontare Mancini, la cui breve ripresa della squadra è stata interrotta dal terzo gol del Costa Rica. Che peccato che non gli sia stato permesso di dettagliare il suo progetto per la gloria”.

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