Ranocchia: «Per Spalletti andrei in guerra. Con i giocatori è ammaliante come in conferenza»

Alla Gazzetta: «Con il Napoli sta facendo un capolavoro. Gli azzurri hanno mostrato una superiorità evidente. Non c'entra che le altre hanno sprecato».

Ranocchia

Mg Milano 31/10/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Udinese / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Andrea Ranocchia

La Gazzetta dello Sport intervista Andrea Ranocchia. Il tema è Napoli-Milan, doppio incontro, sia in campionato che in Champions League, dove le due squadre si affronteranno ai quarti. Ranocchia è stato allenato sia da Stefano Pioli che da Luciano Spalletti: il tecnico del Milan lo ha guidato solo per un paio di mesi, tra novembre 2016 e gennaio 2017, quando subentrò a Roberto Mancini sulla panchina dell’Inter. Più lungo il periodo nerazzurro con Spalletti, un biennio che coincise col ritorno in Champions dopo stagioni difficili.

A Ranocchia viene chiesto con quale dei due allenatori si faticava di più in allenamento. Risponde:

«Bella gara, ci davano dentro tutti e due. Appena arrivato, Pioli quasi ci minacciò, disse che non sapeva come ci preparavamo prima, ma che ci avrebbe “massacrato” fisicamente. Fu di parola. Entrambi sono quasi maniacali nella preparazione della partita e nello studio dell’avversario. Forse Stefano è più metodico nel modo di impostare il lavoro quotidiano, mentre con Luciano si variava un po’ di più il menù».

Quali differenze ricorda nel rapporto con lo spogliatoio? Ranocchia:

«Hanno caratteri più simili di quanto possa sembrare. Sono molto diretti e genuini. Da buon toscano, Luciano è più anfitrione, portato alla battuta. Ammaliante con i giocatori come lo si vede in conferenza stampa».

A Spalletti la lega anche il famoso episodio del tifoso aggredito verbalmente durante il ritiro di Brunico perché la stava contestando.

«L’aggressione andò vicina all’essere anche fisica, per poco non gli dava due schiaffi… (ride, ndr.). E’ stata la prima volta che un allenatore ha preso le mie difese in quel modo. Un episodio che non dimenticherò mai, che mi ha aiutato in un percorso di rinascita che però avevo già intrapreso da solo. Il suo lavoro all’Inter è stato parecchio sottovalutato. Per Spalletti andrei anche in guerra».

La stessa sensazione che si ha vedendo i suoi giocatori attuali a Napoli. Ranocchia commenta:

«Sta facendo un capolavoro, giocano benissimo e si vede che c’è grande compattezza tra tutte le componenti. Tifosi compresi. Ma anche Pioli al Milan ha saputo creare un gruppo molto unito».

Come vede le tre sfide in 17 giorni che attendono Milan e Napoli?

«Gli azzurri hanno mostrato una superiorità evidente. Sento dire che le altre hanno sprecato tanto, ma il Napoli è uno spettacolo e ha acquisito grande sicurezza. La Champions però è un’altra storia, sapere che se sbagli una partita
sei fuori cambia le prospettive. Più che la maggiore tradizione rossonera nelle Coppe, credo sia questo l’elemento che potrà livellare una sfida in cui vedo comunque leggermente favorita la squadra di Spalletti».

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