De Ketelaere: «Milano è una grande città, sono qui come turista, non ho ancora visto molto»
Alla tv della Nazionale belga. «È un grande passo per me, sono felice di aver scelto il Milan. Giocare la Coppa del Mondo è molto più di un sogno, De Bruyne il mio idolo»

Db Cremona 08/11/2022 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Charles De Ketelaere
Il fantasista belga del Milan Charles De Ketelaere ha rilasciato un’intervista alla tv della Nazionale belga, cui si aggregherà nei prossimi giorni per la spedizione in Qatar. De Ketelaere è probabilmente la più grande delusione di questo inizio di stagione in casa Milan: è un eufemismo dire che il talentuoso belga, pagato 35 milioni, non ha inciso.
Di seguito le sue parole, così come riportate da Milan News.
Sui rossoneri:
«È un grande passo per me, sono felice di aver scelto il Milan. Devo fare ancora degli step ma sono contento di essere arrivato qui. Quando sono arrivato Alexis mi ha aiutato molto, Divock era anche lui nuovo mentre Aster è arrivato un po dopo. È interessante avere compagni belga in squadra ed essere in grado di parlare la mia lingua con loro. Penso che chiunque sia stato qui possa dire che Milano sia una grande città. Non ho ancora visto grandi cose, non sono qui come turista ma si respira una grandissima atmosfera».
Sulla convocazione per i Mondiali:
«È bello raggiungere la Nazionale ad una così giovane età. In questo momento siamo molto fortunati come Paese, dato che abbiamo tante stelle in squadra ed una serie di giocatori tra i migliori al mondo. Voglio imparare da loro e vedere come fanno le cose, è importante misurarsi con questi grandi giocatori per fare meglio. Giocare la Coppa del Mondo è molto più di un sogno da bambino, cerchi di dare sempre il massimo con il club perché speri di arrivare in Nazionale. Cercherò di dare una mano e spero di raccogliere dei minuti e dare il mio contributo per la squadra che è la cosa più importante».
Sul suo modello:
«Per me è sempre stato Kevin De Bruyne, per la sua posizione in campo, per la sua eleganza e per come gioca a calcio e rende le cose semplici. Ricordo il primo gol segnato con la maglia del Belgio nella gara contro l’Italia in Nations League. Ho solo cercato di fare del mio meglio come sempre e dopo la partita ho avuto delle belle sensazioni».