Messaggero: la Lazio vuole che Inzaghi si scusi e accetti un rinnovo al ribasso
L'allenatore deve 'pagare' per non aver accettato l'offerta di febbraio e per aver aspettato altre corteggiatrici. Non ha alternative. Se il Napoli tornasse alla carica sarebbe per lui una boccata d'ossigeno

Il Messaggero fa il punto sulla situazione in casa Lazio, per il rinnovo o l’addio di Simone Inzaghi.
Dopo che Gattuso è sfumato, Lotito ha richiamato il tecnico. Oggi ci sarà un incontro, atteso da mesi. Il club non ha gradito le ultime esternazioni dell’allenatore.
“Per la società il mister deve innanzitutto chiedere scusa per restare al suo posto, abbassare il capo e accettare addirittura un rinnovo al ribasso. Praticamente lo stesso ingaggio (di poco superiore ai 2 milioni) che percepirà sino alla scadenza del 30 giugno. Non vale più la bozza di biennale (più opzione per il terzo anno) presentata a Inzaghi da Lotito a febbraio scorso. L’allenatore deve ‘pagare’ per non averlo accettato subito, per aver aspettato la Juve o altre corteggiatrici prima di sedersi a trattare al tavolo e aver fallito l’obiettivo del ritorno in Champions. A questo si aggiunge uno sfogo vittimistico che ha ferito il presidente e gli ha messo un popolo contro”.
Simone non ha alternative.
“Non c’è un’altra squadra pronta ad abbracciarlo in questo momento, a meno che il Napoli non si stia facendo sotto dopo aver rinunciato a Conceicao, bloccato dal Porto. Per Inzaghi una nuova chiamata di De Laurentiis sarebbe una boccata d’ossigeno pure per avere un’altra forza al tavolo, anche se la sua priorità dovesse davvero essere la Lazio”.