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“Notizie dal mondo” il western che emoziona

La perfezione stilistica del film del regista Paul Greengrass con Tom Hanks e la rivelazione Helena Zengel. Quando la casa è la solitudine

“Notizie dal mondo” il western che emoziona

Erano anni che non ci emozionavamo per un film di genere western, ma davanti alla perfezione stilistica di “Notizie dal mondo” il film del regista Paul Greengrass – aiutato alla sceneggiatura da Luke Davies – tratto da un bel romanzo di Paulette Jiles che in Italia è edito dalla ottima editrice Neri Pozza, abbiamo ritrovato il sentiment proprio del genere.

Jefferson Kyle Kidd (il fenomenale Tom Hanks) è un capitano sudista in congedo arresosi a Galveston che ora gira la frontiera leggendo per pochi spiccioli le notizie narrate tratte dalle gazzette. Il giorno dopo avere svolto il suo officio a Wichita Falls – Texas settentrionale, 1870 – s’imbatte in una ragazzina, scampata ad un agguato, dai tratti teutonici ma dalla lingua e cultura kiowa: in principio Johanna Leonberger (la rivelazione Helena Zengel), ma ora, dopo essere stata allevata dai pellerossa, Cicala.

Con spirito umanitario Kyle – che Cicala chiama Capitano – cercherà di riportare la piccola ribelle ad una guarnigione di soldati che la possa inoltrare all’agente indiano, ma la mortale burocrazia lo costringe a prenderla con sé per condurla dagli zii a Castroville nel Texas meridionale. Attraversare questo versante significa passare in una terra di nessuno dove suprematisti bianchi, bande di kiowa, esercito federale e desperados si contendono il nulla scontrandosi per la sopravvivenza.

Mentre sono a contatto si sviluppa nell’incrocio delle lingue e delle memorie personali un legame solido e latente tra i due: un uomo sconfitto dalla guerra come Kyle che ha a San Antonio una moglie che non vede da quattro anni e Cicala (Johanna) che naviga tra due lingue e due abbandoni, ma che vuole ripartire dopo avere fatto i conti con le sue memorie del dolore. Dopo il necessario ma unconventional trip i due ritroveranno nella solitudine la loro casa: mercé quelle lettere che messe uno accanto alle altre generano le storie, che sono anche le nostre.

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