Vedere Juventus, Inter e Roma fare catenaccio a Napoli non ha prezzo
La notizia è che il Napoli non perde. Perde invece qualcosa a casa mia, la vicina (persona educatissima) mi ha lasciato un biglietto sulla porta chiedendomi di contattarla. A telefonata avvenuta è scattato l’allarme: ha notato una macchia sospetta nel bagno! È proprio una costante personale quella di lasciare, ogni benedetto anno, le tredicesime a qualcuno. […]
La notizia è che il Napoli non perde. Perde invece qualcosa a casa mia, la vicina (persona educatissima) mi ha lasciato un biglietto sulla porta chiedendomi di contattarla. A telefonata avvenuta è scattato l’allarme: ha notato una macchia sospetta nel bagno! È proprio una costante personale quella di lasciare, ogni benedetto anno, le tredicesime a qualcuno. Pensavo che quest’anno l’avessi fatta franca ed invece……….. non avrò nemmeno i soldi per precipitarmi a vedere il cinepanettone prodotto dal nostro Presidente. Immagino quindi che, a causa di questo mancato introito, invece del campione spagnolo o tedesco a gennaio in rosa troverò il mitico Crisantemi, prode attaccante della gloriosa Longobarda.
Confesso un mio stupore nel leggere tutta una ridda di critiche più o meno velate dopo un pareggio ottenuto contro la più accreditata alla vittoria finale di questo campionato 2015-2016. Era o non era la Roma a dover contrastare lo strapotere juventino? Ed ora, dopo una partita stradominata, con statistiche pazzesche (era dal 2008 che la Roma non concludeva una partita senza aver mai tirato in porta) leggo di un Napoli stanco, di Higuain che non riesce a segnare, di un Napoli che ha delle incapacità endogenetiche (come quella di saper giocare solo dal lato di Lorenzo).
Che il Napoli non sia una squadra perfetta lo sanno società, Sarri e tifosi, ma quest’ondata di perplessità è davvero troppa. Il Napoli ad agosto, dopo la delusione della mancata qualificazione in Champions e l’addio di Benitez, sembrava una squadra senza più idee. Per settimane è stato cercato il nuovo allenatore e quando è stato scelto Sarri la quasi totalità degli addetti ai lavori ha pensato ad un anno di mera transizione. Parliamoci francamente, il Napoli ad agosto non avrebbe dovuto ambire a nulla o quasi e Sarri, dopo le prime tre giornate, era stato pronosticato per un bell’esonero settembrino. Ma il toscano ha retto bene alle prime defaillances e la squadra ha cominciato a pedalare fino a stupirci, fino a farci credere che non poteva essere vero.
Mi chiedo quindi da dove vengano tutte queste perplessità, dopo aver accettato con rassegnazione un altro anno da non protagonisti. Il Napoli forse non vincerà lo scudetto ma questa era una notizia già certa nel ritiro di Dimaro. Possibile che non si riesca a prendere con gioia tutto questo imprevisto ed imprevedibile bendidio?
Nemmeno con il Napoli più forte ho visto squadre così impaurite al nostro cospetto. Nelle due trasferte veronesi mai ho visto il Napoli dominare in quel modo. Negli anni passati squadre come Inter, Roma o Juve (che sono state anche battute al San Paolo) venivano a giocarsi la loro partita. Il Napoli di Sarri invece ha imposto a queste corazzate il sentimento della paura. Ed allora abbiamo visto la Juve sbagliare formazione, Inter e Roma giocare un puro catenaccio per paura di buscarle di brutto. L’aria è cambiata, chi incontra gli azzurri ha paura e gioca diversamente dal solito.
Ma da quel che leggo sembra che, per colpa di uno 0-0, non se ne sia accorto nessuno.
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di don Giampaolo Centofanti - POSTA NAPOLISTA - Il vuoto sociale produce conseguenze. I giovani a scuola non vengono orientati a cercare in cosa credono. Oggi il calcio è autoreferenzialità e politicamente corretto
di Raffaele Sannino - POSTA NAPOLISTA - È evidente il cambio di politica aziendale. Il presidente giustamente punta, nei prossimi anni, a vendere il Napoli alla cifra che merita. Con i fondi capiremo il termine pappone
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di Marcello Iadevito - POSTA NAPOLISTA - Lotta punto a punto, sudore, ambiente ostile, ritorno all'essere underdog, pressione e adrenalina. La fotocopia del 2006