Crosetti: il calcio è fatto di persone allo stadio. Senza, è soltanto un elenco di partite

Su Repubblica. Nell’Italia che non sa decidersi sulla scuola ma ha scaraventato i ragazzi in discoteca è lecito più di un dubbio. Ma se altri spettacoli popolari ripartono, non si vede perché non possa provarci il pallone

i club di serie a ribadiscono stadi aperti calcio San Paolo Ciro Esposito

foto Hermann

Su Repubblica, Maurizio Crosetti commenta il calendario di Serie A sorteggiato ieri dalla Lega. Ma in ottica pubblico negli stadi.

Se le partite sono il corpo del calcio, la gente allo stadio ne è l’anima. Ci sono club pronti a riaprire da mesi, ad esempio la Juve con la sponda istituzionale della Regione, e a seguire il Toro. Ma quando, e come? Nell’Italia che non sa decidersi sulla scuola eppure ha scaraventato i ragazzi in discoteca, sia lecito più di un dubbio. Però, se altri spettacoli popolari come cinema e teatro ripartono pur tra mille fatiche, non si vede perché non possa provarci il pallone anche se ovviamente su scala ridotta, nel massimo della sicurezza e con il problema non banale dell’ingresso e dell’uscita dagli impianti: serviranno orari scaglionati e settori frazionati, ci vorrà la pazienza di aspettare il proprio turno, ma anche gli studenti tra qualche giorno non potranno salire le scale tutti insieme, né entrare e uscire dagli stessi portoni. L’importante è non improvvisare, e neppure dimenticare che il football è fatto di persone. Senza, non è calcio ma soltanto un elenco di partite. Fredde, nude”.

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