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Braida: «Il Napoli deve giocare aggressivo e isolare Messi. Bisogna rendergli la vita difficile»

A Libero: «Contro il Barça è sempre durissima. Gli azzurri devono cercare di limitare il più possibile il giro-palla catalano. La squadra di Setien soffre i ritmi alti».

Braida: «Il Napoli deve giocare aggressivo e isolare Messi. Bisogna rendergli la vita difficile»

Libero intervista Ariedo Braida, ex dirigente del Barcellona e del Milan di Berlusconi. E’ stato lui a portare Gattuso al Milan nel 1999.

«Rino è un grande uomo e non avevo dubbi che potesse fare benissimo anche sulla panchina del Napoli. Ha idee e personalità per reggere le pressioni di una piazza del genere. D’altronde parliamo di un professionista dallo spessore umano eccezionale, basti pensare al gesto di rinunciare a due anni di contratto purché i suoi collaboratori fossero pagati, quando lasciò il Milan. Da giocatore, poi, quante vittorie insieme…».

Racconta l’approdo di Rino in rossonero.

«Il primo anno con Zaccheroni Gattuso giocava poco ed era scontento, così un giorno lo presi da parte egli dissi: “Ragazzo, vedi che noi ti abbiamo preso per giocare 10 anni al Milan. I campioni sanno aspettare l’occasione giusta”. E fu così, perché da quel momento scattò in lui una consapevolezza diversa, che l’ha portato a essere uno dei centrocampisti più forti al mondo per un decennio».

Sulla partita di stasera:

«Contro il Barça è sempre durissima, ma l’assenza del pubblico può essere un vantaggio. Gli azzurri devono giocare aggressivi e cercare di limitare il più possibile il giro-palla catalano. La squadra di Setien soffre i ritmi alti e poi speriamo che l’argentino non sia in giornata…».

Braida parla di come si può fermare Messi.

«Leo con la palla al piede può fare qualunque cosa, è uno spettacolo unico, però il Napoli può cercare di limitare i rifiorimenti in modo da lasciarlo un po’ isolato. Bisogna rendergli la vita difficile».

 

 

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