La Serie A spaccata in due fronti quasi uguali: chi vuole riprendere e chi no

La Gazzetta fa il punto sugli schieramenti in campo: De Laurentiis, Agnelli, Lotito Pallotta per il sì. Ferrero, Preziosi, Cellino, Cairo per il no

Napoli Roma Superlega

Agnelli e De Laurentiis

Oggi è in programma l’assemblea di Lega, ovviamente in videoconferenza. La Gazzetta fa il punto della situazione. Dopo l’accelerazione della Uefa, la Serie A deve discutere di quando ripartire anche se il fronte è spaccato e i due schieramenti si equivalgono.

Tra chi è favorevole a giocare ci sono Juventus, Roma, Lazio, Napoli, Verona, Parma, Sassuolo, Lecce.

Poi ci sono i contrari: Brescia, Genoa, Sampdoria, Torino, Spal, Udinese.

E quelli definiti in attesa, il gruppo che deciderà le sorti del campionato: Inter, Milan, Atalanta, Bologna, Cagliari, Fiorentina

Scrive la Gazzetta:

La ipotesi di ripresa più ottimistiche fissano lo start del campionato a fine maggio (20, 24 o 31) le più realistiche a inizio giugno (week-end del 6-7), le peggiori alla fine. In ogni caso il limite temporale del 30 giugno verrà sforato, in maniera più o meno netta. Ed è su questo fronte che i pareri si dividono: rimettere in moto il movimento riporterebbe nelle casse dei club i soldi degli sponsor e di sicuro delle televisioni, non quelli del botteghino visto che le porte degli stadi rimarranno chiuse probabilmente fino a fine stagione.

E poi c’è il fronte del no.

Il no, che comprende anche molti di quelli che oggi si dichiarano in attesa (prudente soprattutto chi resta impegnato anche nelle coppe europee), considera prioritarie altre questioni. Andare oltre il 30 giugno comprometterebbe anche la stagione successiva.

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