Biasin: i tifosi della Juve e la sindrome del pesce rosso (resettano la memoria a ogni giro di boa)

Fino a ieri la Juve era la squadra di Sarri, che vince e convince. Dopo il pareggio a Lecce i tifosi iniziano a dire che Allegri certe partite le avrebbe vinte. Ma Sarri ha sbagliato con Ronaldo

Sarri

L’Inter non supera la sua prova di maturità contro il Parma dopo un primo tempo bruttissimo e una ripresa giocata bene, scrive Fabrizio Biasin su Libero.

A Conte non riesce il sorpasso alla Juve e certamente non sarà felice perché ha capito che l’accoppiata Champions-campionato difficilmente gli permetterà di ripetere le prestazioni della Juve del suo primo anno.

Ma nemmeno la Juve vince e i campioni in carica sono costretti a rallentare. E allora viene fuori la tendenza tipicamente italiana del “drammatizzare” e dell'”esaltare”.

La Juve, che fino a ieri era osannata come “la squadra di Sarri” che “finalmente gioca, mica come ai tempi di Allegri” che vince e convince, dopo un pareggio a Lecce diventa una squadra “troppo lenta” che non concretizza e si rimpiange Allegri che certe partite, invece, le vinceva.

“È la sindrome del pesce rosso, ovvero di quelli che resettano la memoria a ogni giro di boccia. I pesci lo fanno per non impazzire (poveracci), noi per evitare di ricordarci quanto siamo minchioni”.

Un errore però Sarri lo ha commesso, nelle scelte su chi portare in campo.

“Tenere a riposo Ronaldo è legittimo e in qualche maniera «doveroso», non portarlo neppure in panchina, invece, rientra nella categoria «masochismo sportivo». Si ragiona con i «se» e quindi la considerazione vale quel che vale, ma tendenzialmente se disponi di uno dei giocatori più forti della storia del calcio (e certamente di uno tra i più pagati) puoi pensare di buttarlo dentro a un quarto d’ora dalla fine con la consapevolezza che quello, probabilmente, ti caverà dagli impicci. Poi, certo, dirlo scrivendo su una tastiera e a partita finita è la cosa più facile del mondo”.

 

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