De Laurentiis, se ci sei batti un colpo

Abbiamo perso a Torino contro la Juventus dopo aver giocato per lo zero a zero. Nulla di male, per carità. Al termine del match, Mazzarri ha nuovamente ricordato che è sotto stress e forse lascerà a fine stagione. Dichiarazioni quantomeno improvvide. Poi arriva l’Europa League. Andiamo in Ucraina, giochiamo con tante riserve e ne prendiamo […]

Abbiamo perso a Torino contro la Juventus dopo aver giocato per lo zero a zero. Nulla di male, per carità. Al termine del match, Mazzarri ha nuovamente ricordato che è sotto stress e forse lascerà a fine stagione. Dichiarazioni quantomeno improvvide. Poi arriva l’Europa League. Andiamo in Ucraina, giochiamo con tante riserve e ne prendiamo tre, come in Olanda. Anche qui, almeno per me, nulla di trascendentale. La società ha deciso di fare il turn over in Europa League e resto d’accordo.
Ancora una volta, però, è nel dopo partita che Mazzarri offre il meglio di sé, attaccando di fatto la società e dicendo che gli ha messo a disposizione giocatori non pronti. Il riferimento, chiarissimo, è a Vargas e a Insigne. Ancora una volta, siamo ormai al terzo anno consecutivo, riparte il teatrino tra presidente e allenatore.
A parte l’amarezza del tifoso, perché almeno quest’anno ce la saremmo risparmiata questa putecarella, resta lo sconcerto per una società che pare non riuscire a guarire dai suoi mali endemici. Possibile che si debba vivere da separati in casa per tre anni? Beh, sono un po’ tanti.
Ho sempre considerato giusta la riconferma di Mazzarri, però mi sarei augurato di non assistere a scenette del genere. Il presidente ha fatto, come tutti concordano, una campagna acquisti sotto tono? Ok, allora ti dimetti e ciao ciao. Non è che alle prime incertezze, scarichi Vargas e soprattutto Insigne fino a ieri patrimonio della società (e che io, si badi bene, considero panchinaro fisso di Pandev). Non si fa, non si tiene così una squadra che dovrebbe ambire a traguardi prestigiosi e che, non ce lo dimentichiamo, è seconda in classifica a tre punti dalla capolista. Quindi pienamente in corsa.
L’allenatore sembra un po’ confuso, almeno ai microfoni. Perché anche davanti alle telecamere si possono produrre danni, non solo durante la partita. Ma almeno lui c’è. Che fine ha fatto De Laurentiis? È il momento di tornare a farsi sentire. Sia dentro casa che fuori, visto il deferimento della società per la vicenda Gianello. Non è il caso di distrarsi proprio adesso e di perdere per strada punti preziosi a causa di uno smarrimento momentaneo. Serve una voce autorevole che richiami un po’ tutti agli ordini, e che mostri chiaramente come nulla sia perduto, anzi. Però bisogna farlo. De Laurentiis, se ci sei batti un colpo.

Massimiliano Gallo

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