Opta: l’Italia andrà ai Mondiali ma per il titolo sarà lotta tra Spagna e Francia
Il poker Spagna, Francia, Inghilterra, Brasile guida il lotto delle pretendenti al titolo. Italia ovviamente nelle retrovie

Db Tallin (Estonia) 11/10/2025 - qualificazioni Mondiali 2026 / Estonia-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gennaro Gattuso
Nel grande mosaico delle previsioni per i Mondiali, l’Italia osserva la scena con un misto di ambizione e prudenza. Le griglie dei bookmaker confermano un quadro chiaro: il titolo, salvo sorprese, passerà quasi certamente dalle mani delle quattro superpotenze del calcio globale — Francia (14%), Inghilterra (11.8%), Argentina (8.7%), Brasile (5,6%) e Spagna (17%) — con gli Azzurri a metà strada tra le favorite “reali” e il gruppo delle possibili mine vaganti qualora arrivi la qualificazione. Lo scrive Dh Les Sports citando L‘agenzia di dati sportivi Opta
Le super-favorite: Francia, Inghilterra, Brasile, Spagna
Francia e Inghilterra rimangono le due squadre con il ventaglio più vasto di talento puro: profondità in ogni reparto, continuità tecnica e giocatori già abituati a semifinali e finali. Il Brasile, nonostante i cicli altalenanti, conserva una rosa ricchissima e una statistica: ai Mondiali, la Seleção non è mai davvero fuori dal discorso vittoria. La Spagna, invece, cavalca la nuova generazione di talenti tecnici, capaci di imporre identità e ritmo fin dal primo minuto. Queste quattro nazionali formano il blocco davanti. Il resto — Italia compresa — deve inseguire.
Italia, una posizione intermedia che sa di occasione
L’Italia (3.7% di vittoria) non rientra nel lotto delle favoritissime, ma è considerata da analisti e mercati come una nazionale in grado di inserirsi nella lotta se tutto — forma, fortuna e gestione — dovesse girare per il verso giusto. La solidità difensiva, unita all’evoluzione offensiva degli ultimi anni, offre una base su cui costruire un’avventura mondiale che, per potenziale e profondità della rosa, potrebbe spingersi ben oltre i quarti.
E il Belgio?
In questo scenario, il Belgio scivola naturalmente in secondo piano. Le valutazioni internazionali lo posizionano intorno all’11° posto tra i possibili vincitori: un outsider lontano dalla zona medaglie, rispettato per storia recente e ranking ma privo, oggi, dei picchi di talento della sua “Golden Generation”.
Se Francia, Inghilterra, Brasile e Spagna guardano al Mondiale per vincerlo, il Belgio lo guarda per “vedere cosa succede”.
Un ruolo da comprimario, più che da candidato.
In sintesi
L’Italia si colloca nel gruppo delle possibili sorprese con ambizioni concrete. Le superpotenze tradizionali restano di un altro pianeta in termini di quotazioni e percezione. Il Belgio, pur competitivo, appare destinato a un torneo da media classifica tra le outsider, senza la forza per insidiare i vertici.
Un Mondiale, però, resta sempre un territorio dove certe previsioni, se prese troppo sul serio, possono finire stravolte in novanta minuti.









