Lite Folorunsho-Hermoso, il codice di giustizia sportiva sanziona solo le bestemmie (Gazzetta)
Folorunsho non potrà essere punito con la prova tv perché l'uso è limitato solo ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema non visti dall’arbitro o dal Var

Gli insulti nel calcio sono purtroppo molto frequenti, eppure continuano a colpire e a indignare. È il caso di quanto accaduto durante Cagliari-Roma tra Folorunsho e Hermoso.
“I due giocatori, visibilmente nervosi, entrano a contatto e se ne dicono di tutti i colori. Ne nasce un clamoroso scambio di insulti. L’ex centrocampista del Verona, che aveva provocato il rosso a Celik a inizio ripresa con un inserimento da applausi, perde le staffe e si rivolge così al difensore spagnolo della Roma: “Tua madre fa i boc****, quella tr*** di tua madre, tua madre fa i boc*****, quella put****”. Il gioco poi riprende regolarmente, nonostante i due protagonisti continuino a battibeccarsi anche a distanza”.
La lite è stata immortalata per più di 10 lunghissimi secondi dalle telecamere diventando in un lampo virale. Nell’occasione l’arbitro in quel momento era distante, ma ha ammonito entrambi i giocatori. Se dal referto risultasse che ha sentito e deciso di tirare fuori il cartellino la questione sarebbe chiusa qui. Altrimenti andrà verificato se gli ispettori federali hanno sentito qualcosa. Non è escluso che il Giudice sportivo possa chiedere un supplemento di indagine. Ma c’è comunque il rischio, forte, che il difensore del Cagliari non venga sanzionato. La prova tv infatti non è utilizzabile.
La Gazzetta dello Sport spiega i motivi
“Secondo il Codice di Giustizia sportiva la prova tv in questo caso non può essere utilizzata. L’articolo 61 (comma 3) ne prevede infatti l’utilizzo “limitatamente ai fatti di condotta violenta o gravemente antisportiva o concernenti l’uso di espressione blasfema non visti dall’arbitro o dal Var, con la conseguenza che l’arbitro non ha potuto prendere decisioni al riguardo”. Due dunque i motivi che bloccano la procedura. Il primo: sul fronte verbale vengono sanzionate solo le bestemmie. Altre forme anche gravemente denigratorie no. Il secondo: possibile che al Var nessuno abbia visto? Il regolamento prevede che il Var possa intervenire anche in caso di espulsione diretta per “condotta violenta, mordere o sputare” o “agire in modo offensivo e/o ingiurioso”. Quest’ultimo caso fa riferimento esplicito agli insulti. Probabilmente dunque occorre entrare nel merito degli insulti considerati punibili perché in violazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva”.










