Allegri è diventato l’eroe social del Milan, le sue reazioni a bordocampo sono immagini cult (Ordine)

La narrazione intorno al tecnico rossonero è cambiata grazie ai video su Tik Tok e Instagram dalla cam di Dazn. I tifosi della Juve hanno cominciato a rimpiangerlo.

Milan, Allegri

Db Milano 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Max Allegri sta diventando un idolo per i tifosi del Milan, nominato anche “eroe social” con le sue uscite in campo, ma anche fuori.

Allegri eroe social dei tifosi del Milan

Franco Ordine scrive su Il Giornale:

Forse è merito del primato in classifica poco accreditato dopo il mercato. Di sicuro intorno alla figura di Max Allegri è cambiata anche la narrazione, complici i social e quei filmatini mandati su Tik Tok e Instagram dalla cam Dazn che ne segnalano le reazioni davanti alla panchina. Persino le legioni di tifosi juventini, traditi e delusi dalle recenti prestazioni dei suoi successori, hanno cominciato a rimpiangerlo. Di sicuro l’Allegri social che si è presentato a Milanello il 7 luglio ha portato con sè i segnali inequivocabili del cambiamento impresso al club: 1) appello alla coesione interna; 2) ripristino della tradizione berlusconiana nei comportamenti; 3) ritiri secondo calendario classico e colloqui one to one con Maignan e Leao, le colonne del gruppo.

In panchina si è presentato sempre in giacca e cravatta, adesso ha aggiunto il cappottino considerando non da Milan tute o quel giubbotto americano sfoggiato da Fonseca. La prima svolta è avvenuta dopo la sconfitta con la Cremonese: il giorno dopo si precipitò in sede, parlò con Furlani e Tare per cogliere al volo l’opportunità del divorzio tra Rabiot e Marsiglia. Chissà dove sarebbe ora il Milan senza il francese che pure è mancato per 5 turni. Ma il nuovo Allegri è già diventato un vero eroe per il popolo dei social dai colori rossoneri. Perché le sue gesta, il pallone calciato lontano durante l’assedio del Napoli, la litigata con arbitro e quarto uomo per il clamoroso rigore negato in Milan-Bologna, ne hanno rilanciato la popolarità. Persino il “fischia, mort…..” gridato durante gli ultimi attimi del derby è diventata immagine cult. 

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